Nei giorni scorsi si sono tenuti alcuni incontri con l’azienda aventi per oggetto la verifica dell’accordo 18/10, che, ricordiamo, consentirà di realizzare, nel triennio 2011/2013, una rilevante riduzione dei costi. In particolare l’attenzione è stata focalizzata sulla situazione esistente nella banca unica.
Dallo scorso mese di settembre ad oggi sono stati nominati i nuovi vertici del Gruppo (AD, Direttore Generale, Capo Operativo, due Capi del personale – di Gruppo e di Banca -, il Country Manager è entrato nella pienezza del suo ruolo.
Nello stesso periodo i colleghi si sono fatti carico della difficile situazione, dimostrando un senso di responsabilità che non sta ricevendo alcun riscontro positivo da parte del management. La confusione di responsabilità e ruoli produce un peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro, facendo aumentare il livello di demotivazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
E’ preoccupante constatare come a tutt’oggi manchi un piano di rilancio delle attività italiane, che il Sindacato chiede da tempo e che in questo momento sarebbe quanto mai necessario.
Tutte le proposte dell’azienda paiono invece fondate su un’unica logica, il perseguimento di ulteriori riduzioni dei costi.
Questa posizione assunta dall’azienda anche nell’ultimo incontro, è stata rigettata dalle organizzazioni sindacali, in quanto ritenuta del tutto inaccettabile…