L’accordo raggiunto nei giorni scorsi nell’ambito della Commissione Previdenzaprevista dagli accordi S3.
Si tratta di un accordo in cui vengono stabilite alcune indicazioni, di carattere generale, su come dovranno essere riformati gli statuti dei fondi di previdenza per adattarli alla nuova realtà societaria a seguito della fusione e di S3, fermi naturalmente il mantenimento dei suddetti fondi, delle contribuzioni e delle prestazionie già previste, ecc.
Nel suddetto accordo viene anche prevista la procedura per arrivare alla revisione degli statuti. Si formeranno infatti delle sottocommisioni (Verona, Trento, Trieste, Torino e Treviso) tra OOSS locali e rappresentanti della Capogruppo per esaminare e definire concretamente le modifiche da apportare ai diversi statuti. I risultati di queste sottocommisioni saranno presentati alla Commissione “centrale” e potranno diventare oggetto di accordo sindacale tra Holding e Delegazione sindacale di Gruppo da proporre poi ai Consigli d’Anninistrazione dei fondi per le concrete modifiche
statutarie da effettuare sulla base delle procedure previste nei diversi statuti. Una procedura piuttosto complessa ma che è di garanzia per tutte le
parti in causa.
Constestualmente al suddetto accordo sono stati siglati altri tre accordi in materia previdenziale che risolvono questioni irrisolte da tempo (nel caso della CRTO da diversi anni)
1) possibilità ai lavoratori di provenienza CRTO e iscritti al fondo di gruppo nella sezione post di recuperare i periodi pregressi rimasti scoperti a partire dal 1/1/94 sulla base delle contribuzioni previste da un accordo sindacale stipulato in banca CRTO a cui non si era mai data attuazione.
2) recupero dell’iscrizione al fondo ex CR Trieste dei lavoratori ceduti a UPA e USI
3) recupero della contribuzione di Euro 103,29 prevista per i lavoratori di provenienza ex Rolo (ex Carimonte) rimasta sospesa dopo l’accordo S3.
Per tutti i suddetti 3 accordi è previsto il pieno recupero degli arretrati.