Thriller arabo-veneto
La tormentata estate Unicredit si arricchisce di colpi di scena: dopo le sonore bordate sparate fino a ieri dalla Lega (tramite esponenti del partito e rappresentanti delle Fondazioni) contro Profumo, il Senatur, a sorpresa, dichiara “un fatto positivo” il rafforzamento dei libici in Unicredit. Il camaleontico comportamento del leader del Carroccio suggerisce che forse, qualche influente amico italiano del Colonnello Gheddafi gli abbia intimato di cambiare registro sulla vicenda Unicredit. Oppure le anticipazioni rilasciate in un’intervista a Panorama Economy dal sindaco di Verona, Flavio Tosi (uno dei più fieri oppositori di Profumo) – “le strategie di Profumo non sono chiare e noi potremmo prendere un’altra strada”- nascondono la possibilità di clamorose cessioni delle quote detenute in Unicredit da parte di qualche Fondazione del Nord?