Bollettino UniDirect 1 – Un mese di call center

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Bollettino UniDirect 1 – Un mese di call center

A ognuno di noi era stato assegnato un malloppo di cartoncini chiamati “anagrafiche”, nel quale erano segnati nome, cognome e numero di telefono del malcapitato che avremmo dovuto chiamare. L’ideale sarebbe stato quello di stipulare, in circa sei ore al giorno, almeno 4 contratti, in modo tale da raggiungere uno stipendio di più di 1000 euro. Il fisso era una miseria, forse 200-300 euro al mese, non ricordo, ma Sebastiano aveva detto che se avessimo recitato a memoria il suo capolavoro saremmo riusciti a fare anche 10 contratti al giorno.

È un racconto estrapolato da https://laragazzapprossimativa.it/2017/11/08/cosa-significa-lavorare-in-un- call-center/

Questo è quello che succede in alcuni call center di aziende di outsourcing, in cui il lavoro è spesso precario e malpagato. Guadagni solo se vendi. E chissà quante persone conoscete che ci sono passate. Io personalmente ho lavorato in uno di questi postacci per qualche mese, per pagarmi l’università. Non volevo pesare eccessivamente sui miei genitori. E ricordo bene il controllo assillante e la spinta eccessiva a produrre che subivo tutti i giorni.

Non è quello che succede in Unicredit, diciamocelo chiaramente. Il contratto di lavoro e a tempo indeterminato (sapete che anche il contratto di apprendistato rientra nella fattispecie vero?). Abbiamo accordi sindacali per garantire una buona occupazione in azienda. Ognuna/o di noi vede rispettati tutti i diritti. Non ci pagano per pezzi venduti, ma a ore. Il contratto di lavoro subordinato prevede questo. Attenzione, perché abbiamo anche dei doveri ovviamente! Il nostro contratto dice che la nostra collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi debba essere attiva ed intesa. Quindi, ricapitolando, devo sicuramente dare il massimo, ma se alla fine quel risultato non lo raggiungo, perché le condizioni non si sono verificate, io non devo sentirmi inadeguata/o. Le pressioni eccessive sono giustificate? No, non lo sono.

Ricorda, secondo accordo sindacale, è vietato:

• Fornire indicazioni commerciali con eccessiva frequenza e inutili ripetizioni;
• Usare strumenti/canali alternativi a DOP per monitorare le vendite;
• Diffondere classifiche comparative tra Colleghi/Colleghe in ruoli commerciali; • Chiedere previsionali di consulenza con cadenza inferiore alla settimana;
• Chiedere previsionali di consulenza e vendita a livello di singolo cliente.

Quindi… possono chiedermi di compilare un report di quanto ho prodotto nella giornata? Possono inviarmi classifiche comparative? Possono inviarmi messaggi continui in cui mi chiedono di fare di più?

La risposta è NO!

E se vuoi approfondire, qui di seguito trovi i principali accordi sottoscritti in azienda sul tema: https://www.fisacunicredit.eu/2018/12/21/verbale-di-riunione-del-21-dicembre-2018/

https://www.fisacunicredit.eu/2016/04/22/protocollo-sul-benessere-nei-luoghi-di-lavoro-e-sulle-politiche- commerciali-del-22-04-2016/

FISAC/CGIL UniCredit

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