Mentre i dati della pandemia non inducono certo a facili ottimismi, in questi giorni assistiamo con stupore a un cambio repentino nell’attitudine aziendale ad affrontare tutti i temi connessi al Covid 19: a partire dalle politiche commerciali che sono già da qualche settimana tornate a quelle dei tempi normali, come se l’orologio fosse tornato indietro o fosse rimasto fermo al febbraio 2020.
E se abbiamo sempre e più volte riconosciuto a questa Azienda, con il fondamentale sprone Sindacale e degli RLS, l’approccio prudenziale tenuto sino a oggi per quanto riguarda il rischio sanitario, assistiamo, da qualche giorno, non solo ad un’accelerazione improvvisa dei rientri nelle grandi sedi, ma anche all’altrettanto repentina modifica, sempre da lunedì prossimo, della gestione della clientela nelle Filiali.
Togliere la guardiania in 550 filiali, quando queste persone svolgono un ruolo fondamentale di ausilio e supporto al regolare flusso di clientela, eliminare la rilevazione della temperatura nei confronti della Clientela, significa non aver il polso di come si sta lavorando in Rete in questo periodo.
Leggere che i Colleghi possano gestire “l’accompagnamento di ciascun cliente all’interno dell’agenzia” ci ha fatto pensare, per un secondo, che avremmo avuto presto dei nuovi colleghi, “gli addetti all’accoglienza”: purtroppo a noi risulta che, in moltissimi casi, si faccia fatica (e si farà sempre più fatica) ad aprire le agenzie con gli organici a disposizione, con le persone trattenute in task force ormai pressoché inutili, nel pieno del periodo in cui le Colleghe e i Colleghi hanno bisogno, hanno diritto di andare in ferie.
Le persone devono essere riportate tutte dalle task force alle attività di origine; questo sarebbe un reale segnale di percorso verso una qualche normalizzazione.
Le guardie vanno confermate in tutte le agenzie, soprattutto perché UBook, per come funziona (non funziona), rende ancora più difficile il lavoro di Colleghi e Colleghe e rende “nervosa” la clientela.
Sui rientri nelle Sedi abbiamo chiesto all’azienda poche cose ma fondamentali:
Il perché dell’improvvisa inversione nell’indirizzo aziendale che vuole di nuovo le persone in sede, quando il lavoro che svolgono, nella maggior parte dei casi, si realizza al computer e via Lynch: “un’inversione a U” così subitanea da mettere in difficoltà Colleghe e Colleghi.
Come mai non sono state date delle VERE linee guida (in luogo di mail inviate ai manager davvero difficilmente decrittabili e in apparente contrasto con i contenuti della mail che Lavoratori e Lavoratrici hanno ricevuto dai CO-Head COO) che chiariscano chi sono le categorie escluse dai rientri: In questo modo si stanno applicando regole diverse a situazioni identiche a seconda della struttura di appartenenza.
Nessuna di queste misure è stata condivisa con il Sindacato, per questo chiediamo conto delle decisioni prese che impattano sulla vita personale ,oltre che lavorativa, delle persone. E se qualcuno di voi ha sentito voci contrarie, sappia che abbiamo denunciato all’Azienda come qualche manager abbia detto che è stato il Sindacato il motore di quest’accelerazione improvvisa: nulla di più falso. Chi non sa svolgere il ruolo manageriale non si sprechi ad inventar storielle che si smontano in un attimo.
Non sappiamo quali dati l’Azienda abbia consultato prima di dettare le nuove regole ma la prudenza evidentemente non è più di gran moda. Si sfida il Covid 19? Sarebbe bene continuare ad esercitare la prudenza a favore di tutte le Colleghe, di tutti i Colleghi e non chiedere loro coraggio, quando se ne può fare a meno.
Chi lavora in Rete questo coraggio l’ha esercitato e molto. Se ne chiede ora ancora di più. A chi è stato chiamato a lavorare da casa è richiesto, ora, in modo confuso (alzi la mano chi sa cosa farà lunedì 22/6) di affidarsi con coraggio alle nuove, repentine, disposizioni aziendali.
Abbiamo con forza chiesto all’Azienda di posporre il ricorso alle nuove misure organizzative: misure che partiranno da oggi, lunedì 22. Ma si può sempre cambiare, nulla è scritto sulla pietra.
Le risposte ci verranno date in settimana.
Nelle Filiali, nelle Aree, nelle Sedi, ovunque l’Azienda, senza ammetterlo, chiede coraggio sempre e comunque. Ma noi, a salvaguardia di tutti e tutte, abbiamo chiesto prudenza.
Milano 22 giugno
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN