Piano Industriale 2018 – Secondo incontro di verifica

Venerdì 13 maggio si è tenuto il secondo incontro di verifica degli accordi derivanti dal Piano Industriale 2018 nel corso del quale UniCredit ha fornito una serie di dati, disaggregati per regione e suddivisi per: società, competence line e rete, relativi alle 3.540 (FTE) adesioni raccolte, delle quali 3.315 sono di accesso al Fondo di Solidarietà 36 mesi, 155 sono le adesioni a pensionamento diretto 1 gennaio 2019 e 70 le cosiddette “donne optanti”.

Suddivisione per società:

Società —–> Full time equivalent (FTE)

UniCredit Spa –> 2999,12
U.B.I.S. Scpa –> 291,25
UniCredit Leasing –> 8,81
UniCredit Factoring –> 8,80
Fineco Bank Spa –> 3,84
Pioneer Inv. Manag. –> 2,00
Cordusio –> 1,00

Rispetto al bacino dei potenziali destinatari ha aderito l’83,6%: 28,4% donne e 55,2% uomini.

Le adesioni ai 36 mesi di Fondo rappresentano il 6,33% dell’organico totale.

Le adesioni al Fondo provenienti dalla rete e dalle strutture di direzione relative alla stessa sono il 65.66%.

A questi numeri vanno aggiunte le circa 2.600 adesioni alla prima fase del Piano e i circa 470 Dirigenti.

Si tratta di numeri notevolmente superiori alle 5.540 uscite complessive previste dalle due fasi del Piano che si tradurrebbero in un peggioramento consistente delle condizioni di lavoro, se non compensati da un anticipo delle assunzioni già previste dall’accordo 5 febbraio e da nuovi ingressi in caso di accoglimento di richieste in numero superiore alle previsioni del Piano stesso.

In relazione alle richieste di anticipo dell’uscita al 1 luglio di quest’anno da parte di coloro che avevano aderito alle previsioni dell’accordo 28 giugno 2014, verificato che sono in numero molto superiore alle 100 preventivate e che la disponibilità economica della parte ordinaria del Fondo di Solidarietà cui il Gruppo può attingere sono esaurite, abbiamo convenuto di consentire l’uscita dei 189 colleghi/e (compresi 4 Dirigenti) che avevano a suo tempo optato per un anno di parte ordinaria e ora hanno chiesto l’aggiunta della parte straordinaria. Per le richieste residue di uscita al primo luglio (198), sono in corso i necessari approfondimenti presso l’Inps e il ministero del Lavoro al fine di trovare soluzioni, atteso che l’Azienda si farebbe carico degli oneri relativi.

Per questi ultimi potrebbe essere necessario uno slittamento.

Per quanto riguarda la complessa questione delle “dimissioni telematiche” stiamo valutando congiuntamente soluzioni che diano certezza di uscita nei termini convenuti negli accordi a garanzia di tutti i soggetti coinvolti per numero di domande accoglibili, condizioni di uscita, modalità di certificazione e garanzie.

Il prossimo incontro di verifica è previsto per venerdì 20 maggio.

Milano 16 maggio 2016

Le Segreterie di Coordinamento Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-UILCA-Unisin Gruppo UniCredit

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