In data 17 settembre, presso la sede ABI di Milano, si è tenuto il tentativo di conciliazione obbligatorio a seguito dell’apertura dello stato di agitazione.
Il tentativo medesimo si è concluso con esito negativo, in quanto le OO.SS. non hanno ricevuto rassicurazioni di alcun genere in ordine alle ricadute occupazionali che potrebbero generarsi a seguito dell’operazione di vendita della nostra Banca.
Le OO.SS. con spirito di responsabilità hanno ribadito che auspicano, nel breve, un incontro in Holding per discutere in modo trasparente ed onesto le garanzie contrattuali ed occupazionali; ciò nonostante, proclamiamo ufficialmente lo stato d’agitazione dei/lle lavoratori/rici di UniCredit Credit Management Bank, confermando l’impegno delle scriventi OO.SS. ad attivarsi in una strenua battaglia per il mantenimento delle agevolazioni e delle garanzie finora riconosciute ai colleghi già oggetto di precedenti dismissioni.
Nell’ immediato, saranno calendarizzate le assemblee dei lavoratori con all’ordine del giorno le prossime azioni di mobilitazione.
SERVE UNA RISPOSTA FORTE DA PARTE DI TUTTI; UN SEGNALE DI RICHIESTA ALLA HOLDING DI SERIETA’, COERENZA E RESPONSABILITA’.
SOLO SE RIUSCIREMO A FAR FRONTE COMUNE, POTREMO VINCERE QUESTA BATTAGLIA.
18 settembre 2014
Le Segreterie di Coordinamento di UCCMB
Dircredito – FABI – FIBA/Cisl – FISAC/Cgil – UILCA – UGL Credito