In data odierna si è esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione, passaggio formale preventivo ed indispensabile previsto per poter proclamare uno sciopero.
L’incontro si è tenuto in ABI a Milano, dove erano presente la Commissione Nazionale di Conciliazione, l’azienda e i rappresentanti sindacali aziendali.
Su richiesta della Commissione sono stati illustrati i motivi che hanno determinato lo stato di agitazione, evidenziando come siano due i fronti sui quali le lavoratrici ed i lavoratori di Unicredit Credit Management Bank hanno ritenuto necessario aprire una vertenza:
– 1. gli eccessivi carichi di lavoro, evidenziati anche dal persistente e cospicuo ricorso al lavoro straordinario e alle prestazioni extra, aggravati dalle ulteriori nuove incombenze previste dalle normative, nonché da nuovi obiettivi commerciali che poco si conciliano con la natura della banca e la professionalità degli addetti;
– 2. l’incertezza del futuro assetto societario, che prevede, come chiaramente evidenziato dal Piano Industriale di Unicredit, la possibilità della cessione di UCCMB al momento senza ulteriori dettagli né d’altra parte la certezza di sufficienti garanzie occupazionali e professionali.
L’Azienda ha fatto presente che sono già state predisposte alcune iniziative di carattere organizzativo per ricalibrare carichi e ritmi di lavoro, preannunciando la convocazione di un incontro nel quale verranno rappresentate nel dettaglio. Per quanto riguarda gli assetti societari futuri, confermando che sono state raccolte “importanti manifestazioni d’interesse” da parte di soggetti esterni al Gruppo, ritiene sia una questione che deve ricadere nella libertà imprenditoriale.
Non ritenendo esaustive né sufficientemente rassicuranti le risposte aziendali, i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Credit Management Bank hanno ritenuto negativo l’esito del tentativo di conciliazione.
Le organizzazioni sindacali aziendali presenti al tentativo di conciliazione provvederanno quindi a formalizzare entro breve la proclamazione dello sciopero, già identificata nella giornata di
venerdì 9 maggio 2014
Nel frattempo proseguono le azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle politica a sostegno della vertenza che dovrà vedere tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, a tutti i livelli e in tutte le strutture dell’Azienda, impegnati per la difesa del loro posto di lavoro e della loro professionalità.
Verona, 9 aprile 2014
Le Segreterie di Coordinamento di UCCMB
Dircredito – FABI – FIBA/Cisl – FISAC/Cgil – UILCA