Il giorno 10 gennaio u.s. si è svolto l’incontro a Milano come Segreterie di Coordinamento UBIS con la delegazione aziendale, composta da Beraldi e Pagnotta.
In apertura abbiamo censurato il comportamento tenuto dal D.G. Schiattarella a Trieste e dal Responsabile C.O.L. Payments Benedetti a Potenza, che con le loro dichiarazioni hanno tentato di far recedere i colleghi dallo sciopero e dalla mobilitazione proclamata, dando informazioni frammentarie a Trieste e false a Potenza, in merito al Progetto Newton.
Come peraltro scritto all’azienda, riteniamo questi atti lesivi della dignità dei Lavoratori e del Sindacato, li consideriamo segnali negativi anche nel modello di relazioni industriali. Abbiamo pertanto richiesto una dichiarazione ufficiale che chiarisca i fatti e che dia garanzia che non si ripetano simili iniziative sconsiderate e incontrollate.
Altro aspetto importante è la conferma ottenuta dall’azienda sulla centralità del tavolo sindacale di Ubis per il Progetto Newton.
Con senso di responsabilità abbiamo proseguito l’incontro proprio perché il tema principale era l’Invoice Management all’interno del programma Newton. Occasione questa, anche per avere maggiori dettagli sul progetto industriale, cosa che l’azienda non è stata in grado di illustrare. Questo a riprova che l’azienda ha come principale obiettivo la riduzione del costo del lavoro.
Per quanto riguarda Invoice Management l’HR BP Pagnotta ha dichiarato che il personale che attualmente si occupa delle gestione delle procedure non sarà oggetto di esternalizzazione, seguirà l’aspetto del passaggio procedure nella new.co. nella fase di transizione e in seguito verrà reimpiegato nella stessa BL sempre in ambito IT. Si tratta di 14 persone tra Roma e Milano.
I Lavoratori interessati dal progetto di esternalizzazione saranno quelli del ramo Operations, nei poli di Trieste e Roma, che occupa ad oggi 119 colleghi. Non sarà oggetto di cessione l’attività legata alla fiscalità e circa 7 persone dell’Invoice Management resteranno in UBIS per svolgere tale attività e fare da interfaccia con la new.co, pertanto il perimetro comprende circa 112 lavoratrici/tori.
Abbiamo richiesto la massima trasparenza nella definizione dei criteri oggettivi che porteranno all’individuazione dei 7.
L’unica ulteriore dichiarazione in merito al Programma Newton nel suo complesso, è stata la riconferma che il 18 dicembre il CdA ha scelto i partner unici: IBM per il progetto Gibson (Infrastrutture IT) ed Accenture per Invoice Management.
Tali dichiarazioni sono state ritenute da noi assolutamente insufficienti, visto anche il tempo passato dall’inizio degli “studi di fattibilità”. E’ quindi improcrastinabile avere al più presto dati più precisi e puntuali sui perimetri del Progetto Newton in Italia e particolari sul business plan.
L’azienda si è impegnata a fornirci tutti gli aggiornamenti che verranno via via definiti tra le parti.
Altro tema all’ordine del giorno sono stati gli inquadramenti relativi alle ex aziende Ucbp e Ure. L’accordo di incorporazione in Ubis prevede una proroga della normativa inquadramentale fino al 31.12.2012, con contestuale ricerca di armonizzazione. Non essendosi insediata la commissione inquadramenti e non avendo potuto quindi raggiungere un accordo, abbiamo chiesto una proroga delle normative sugli inquadramenti presenti nei vecchi Cia fino al 30.06.2013.
Inoltre abbiamo richiesto uno specifico incontro sul Global Job Model anche alla luce delle lettere consegnate ai colleghi nei giorni scorsi.
In merito al problema sollevato nell’ufficio Pignoramenti, segnalato dalle RSA del Polo di Roma, viene seguito con attenzione anche dalle scriventi Segreterie di Coordinamento per le “pericolose” derive che la vicenda potrebbe prendere, volendo l’azienda coinvolgere lavoratori Rumeni come aiuto per lo smaltimento dell’arretrato. Abbiamo rimarcato che non accetteremo spostamenti di lavorazioni in Romania, ma non riteniamo opportuno nemmeno utilizzare personale in trasferta andando incontro ad alti costi. Abbiamo richiamato l’azienda rispetto alla coerenza e all’opportunità di tali operazioni in un momento nel quale, per far fronte agli esuberi, si chiedono pesanti sacrifici ai lavoratori e in presenza di necessità di risorse su una “piazza calda” si de localizzano le task force. La delegazione aziendale incontrerà il 15 gennaio p.v. a Roma le RSA locali per tutti gli aggiornamenti. L’azienda ha inoltre confermato che non intende delocalizzare ulteriori lavorazioni all’estero.
Altri punti che abbiamo portato all’attenzione riguardano alcune problematiche sorte sul polo di Verona, ovvero la situazione del Call Center per quanto riguarda la regolamentazione della reperibilità, la norma transitoria 2 dell’art. 3 accordo 14.12.2011 e la verifica sulla corretta applicazione dell’aliquota del 3% per il Fondo Pensione per i colleghi ex Quercia. Situazioni più volte segnalate insieme alle RSA del polo. L’azienda ha dichiarato che verificherà la corretta applicazione delle norme e discuterà del problema reperibilità anche con le RSA locali.
La ns. contrarietà e quella delle Lavoratrici e dei Lavoratori di UBIS al programma Newton è stata da noi dimostrata in modo tangibile ( non bastano solo i volantini ), tramite gli scioperi e i presidi, anche sotto le finestre ovattate dei CDA di UniCredit, con le manifestazioni, con l’interessamento delle fondazioni, delle istituzioni, con gli articoli dei giornali. Nei prossimi giorni le scriventi Segreterie di Coordinamento definiranno, dopo aver svolto nelle prossime settimane le assemblee con i Lavoratori, le azioni da mettere in campo a livello nazionale.
Vogliamo ringraziare le Lavoratrice ed i Lavoratori che, anche nell’ultima tornata, hanno attivamente partecipato alla protesta del NO NEWTON MONTH. Hanno dimostrato con il sacrificio economico, sempre più difficile in questi momenti, e con la loro presenza ai presidi, la loro contrarietà al progetto e la loro dignità di Lavoratori che per anni hanno sempre evidenziato l’attaccamento ad Unicredit e la professionalità.
L’adesione è stata buona, in alcuni poli anche ottima, nonostante il periodo e il sacrificio economico. Queste OO.SS. ritengono che solo rappresentando al tavolo le istanze dei Lavoratori, e solo con il confronto serrato con l’azienda sui problemi reali ( visto che ce ne sono molti) si tutelano gli interessi e le prerogative dei Lavoratori. Tutte le strutture sindacali, a partire dalle RSA dei singoli poli, non si sono mai sottratte a questo impegno.
Milano, 14 gennaio 2013
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL/CA