Continuano le iniziative delle OOS di UBIS nell’ambito della vicenda Newton. Come primo segnale in questi giorni è stata confermata l’astensione delle prestazioni accessorie e della reperibilità fino alla fine dell’anno.
Lunedì 26 novembre è stata recapitata in ABI la richiesta di esperire un nuovo tentativo di conciliazione, necessario per poter dare seguito alle iniziative di contrasto al progetto di esternalizzazione Newton; nei prossimi giorni saranno rese note, espletata la suddetta procedura, le modalità di astensione.
Ora più che mai è indispensabile mantenere alto il livello della protesta per:
=> Rompere l’assordante silenzio, creato ad arte, intorno al progetto NEWTON, da parte di un gruppo dirigente che continua a comportarsi in modo irresponsabile ed arrogante.
=> Sottolineare come si ha ancora il coraggio di aprire un’inchiesta sul clima aziendale, incuranti del deterioramento evidente che si è consumato in questi ultimi mesi, che ha avuto una risposta forte e chiara con l’adesione massiccia allo sciopero del 26 Ottobre e con l’astensione delle prestazioni in reperibilità e dello straordinario, tanto da rendere necessari repentini cambi delle giornate lavorative per i quadri ed un utilizzo sempre più esteso di consulenti esterni.
=> Contrastare chi ancora pensa che il concetto di etica sia da sbandierare nelle campagne pubblicitarie o negli UNICREDIT DAY, salvo poi rinnegarlo trasformando lo straordinario in ordinario, travisando palesemente “lo spirito” di un articolo contrattuale, pur di rendere inefficace la protesta, o ancora peggio ricorrendo, in modo scorretto e inedito, a prestazioni di risorse esterne.
=> Ricordare a chi considera come un “rumore di fondo” il vociare dei dipendenti sotto le finestre di Piazza Cordusio durante i C.d.A., che si tratta degli stessi dipendenti forgiati per anni allo “spirito di appartenenza”, ma trasformati dalle decisioni dello stesso C.d.A. repentinamente in costi da tagliare alla prima occasione.
Nel contempo, colmando il vuoto temporale che intercorre tecnicamente fra la riapertura di una nuova procedura di conciliazione e l’effettuazione delle mobilitazioni, si sono sostanziate una serie di iniziative già pianificate: sono state inviate lettere di richiesta per coinvolgere in modo più ampio possibile le Fondazioni presenti su molti Poli di UBIS.
Ampio risalto è stato dato agli avvenimenti sulla stampa locale, in alcune piazze, e continueranno le iniziative verso le rappresentanze politiche e le amministrazioni comunali per far capire quanto sia sbagliata e socialmente insostenibile, la strategia che UBIS e il Gruppo intendono perseguire.
Stiamo concordando specifiche iniziative con le Segreterie di Gruppo e le Segreterie Nazionali, per altro già attive in merito, convinti che questo passo è indispensabile. Queste sono tematiche fondamentali che travalicano la dimensione Aziendale e stanno diventando uno sciagurato leitmotiv settoriale. Vi terremo tempestivamente informati.
Le Segreterie di Coordinamento UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL/CREDITO-UILCA
Milano 29 novembre 2012