Nel corso dell’Incontro, tenutosi in Capogruppo il 12/07, concernente lo “Studio di Fattibilità” avviato sulle attività dello Shared Service Center, alcuni esponenti della Direzione aziendale sollevarono perplessità in merito a quanto affermato e ribadito dalle OO.SS. che, in quella sede, hanno rappresentato a più riprese la grande tensione, nonché la forte e determinata contrarietà dei/delle Lavoratori/trici dello Shared Service Center nei confronti di qualunque ipotesi di esternalizzazione del servizio e dei Lavoratori/trici addetti.
Eravamo convinti di quanto affermavamo e l’ottimo risultato di partecipazione allo Sciopero del 21 luglio dello SSC ha confermato le nostri convinzioni.
I/le Lavoratori/trici attraverso la massiccia adesione allo Sciopero hanno voluto dire NO alla loro espulsione dal Gruppo Unicredit!
L’esito dello Sciopero è un messaggio forte e chiaro a chi, nella “stanza dei bottoni”, sta decidendo della sorte dei/delle Lavoratori/trici dello Shared Service Center: i/le Lavoratori/trici non condividono assolutamente il progetto e non ne vogliono essere partecipi.
In considerazione di questo prioritario “fattore critico” è indispensabile che TUTTI si rendano conto che, senza la motivazione e la convinzione dei Lavoratori/trici, il servizio Shared Service Center è una scatola svuotata di ogni valore e contenuto.
In contemporanea allo Sciopero ed a suo sostegno, si sono svolte tre riuscite manifestazioni/presidi presso la sede dell’ ABI a Roma, la sede dello SSC a Milano e la sede di Unicredit a Palermo.
Risulta inoltre paradossale che mentre si chiede, in una fase delicata, a tutti i Lavoratori/trici del Gruppo un ulteriore e rinnovato impegno, senso di appartenenza “alla squadra” e disponibilità al sacrificio, si lanci loro un messaggio di precarietà assoluta: da quella squadra, dall’oggi al domani, si può venire estromessi!
E’ davvero inconcepibile e contrario a qualunque razionale di carattere economico/produttivo che si ipotizzi di esternalizzare il servizio SSC, rinunciando così a quel patrimonio rappresentato dalle competenze e dalle professionalità dei /delle Lavoratori/trici addetti/e; un patrimonio che si vorrebbe abbandonare in balia di prospettive industriali incerte e fumose che legittimano enormi perplessità.
I/LE LAVORATORI/TRICI ED IL SINDACATO SI ASPETTANO ORA DALL’AZIENDA L’UNICA SCELTA RAZIONALE SIA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO/PRODUTTIVO CHE DA QUELLO OCCUPAZIONALE: L’ABBANDONO DI QUALUNQUE VELLEITA’ DI ESTERNALIZZAZIONE DELLO SHARED SERVICE CENTER!
Milano, 22 luglio 2011
Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Unicredit Business Partner S.C.p.A.
Le R.S.A. delle OO.SS. di Unicredit S.p.A. di Milano e Roma
Le Segreterie di Gruppo delle OO.SS. di Unicredit