Nelle ultime settimane si sono svolte, su tutti i poli, le assemblee per l’approvazione del contratto integrativo di UGIS e del Welfare di Gruppo.
Nonostante l’affluenza sia stata inferiore alle attese i 370 colleghi/e intervenuti hanno espresso 361 voti favorevoli, 8 astenuti e 1 solo voto contrario. In tutte le discussioni sono emersi altri elementi di sofferenza; il continuo peggioramento delle condizioni di lavoro, la dilatazione sistematica dell’orario giornaliero, e il susseguirsi d’impegnativi Week End in azienda sono ormai elementi cronici delle attività informatiche. Abbiamo colto una forte richiesta rivolta alle OOSS di intervenire in merito, considerando che ci aspetta un impegnativo 2008 con le migrazioni legate alla fusione con Capitalia che si aggiungono ai progetti già esistenti. Da qualche giorno è apparsa sul portale una dettagliata ROAD-MAP presentata da Massimo Schiattarella, fresco di nomina ad Amministratore Delegato; compaiono i “consueti” richiami alla chiarezza, ad una migliore organizzazione delle attività per raggiungere gli obbiettivi prefissati. Tutto bene; peccato che nella pratica di confronto, quasi quotidiana, non si registri la stessa sintonia sull’argomento. L’azienda minimizza, sostenendo che il coinvolgimento di colleghe e colleghi in questi processi riguardi un numero ridotto di persone e che la situazione che le OOSS rappresentano sia esagerata. Siamo invece di parere diverso: l’aria che si respira in molti uffici è carica di tensione, lo stesso Medico Aziendale riscontra un pericoloso innalzamento del livello di stress; i ‘pezzi’ di vita privata che sono progressivamente sacrificati sono giustificati dall’ottenimento di risultati, giubilati in mail di ringraziamento, e dalla speranza o promessa di qualche ‘premio’. Anche l’incontro richiesto dalle OOSS e svoltosi lo scorso 6 Novembre, non ha aiutato; non si va oltre una sterile media aritmetica ottenuta solo dai numeri delle presenze in Azienda in week-end e Festività, dal 1 Gennaio al 30 Settembre, con esclusione dei lavoratori impegnati nelle stesse giornate in trasferta all’estero, da casa (nessuno sa niente?) e dei reperibili. I dati fornitici sono quindi insufficienti; soprattutto manca la disponibilità aziendale ad avviare un confronto a 360 gradi per coniugare le esigenze di lavoratrici e lavoratori senza scorciatoie. Per essere estremamente chiari, siamo stanchi di sentire di colleghi in viaggio nei giorni di festa, di “sospensioni di ferie per tutti”, di consulenti precettati come reperibili (con portatile e cellulare aziendale, quando non gestiscono addirittura i progetti), di giornate di lavoro di 10 ore (se si esce in orario, ci si deve sentire in colpa!!!), dello straordinario obbligatorio all’ Help Desk o di settimane lavorative di 7 giorni, e degli interventi in orari notturni senza un puntuale recupero. Oltre ai principi, esiste anche un problema economico, che volutamente citiamo per ultimo: il gran numero di Quadri coinvolti lo fa a costo zero, e spesso ha difficoltà nel recupero delle ore compensative; era questo lo scopo “della flessibilità d’orario”?
Qualche suggerimento lo abbiamo dato: utilizzare al meglio gli “ambienti di prova”’ e ridurre gli interventi festivi al solo lavoro ” in effettivo”, ma soprattutto ampliare le competenze per consentire un coinvolgimento di risorse più equilibrato, dare disposizioni più stringenti per i recuperi. Chiediamo ai responsabili di Unità e Comparti di far diventare elementi qualificanti e prioritari, sia la corretta comunicazione sia una serena pianificazione degli impegni con i propri collaboratori. Nessuno contesta le necessità operative e conosciamo bene i tempi, spesso obbligati, degli interventi informatici, ma ciò non deve vanificare le norme scritte in materia del CCNL. Non è solo il sindacato garante di contratti, accordi e verbali sottoscritti da entrambe le parti.
Le OO.SS sono convinte che, per le prossime “sfide” si debba trovare un accordo, per lavorare meglio e con più armonia; restiamo in attesa di qualche segnale “……..al largo dei bastioni di Orione” .
