Nel periodo compreso fra l’8 gennaio ed il 9 febbraio 2007 si sono svolte in UniCredit Banca d’Impresa 88 assemblee in orario di lavoro per l’illustrazione, la discussione e la votazione dell’Ipotesi di Piattaforma per il Contratto Integrativo Aziendale, la Contrattazione di 2° livello e le cosiddette “materie comuni” a tutte le aziende del Gruppo.
Alle assemblee hanno partecipato 1.641 Lavoratori e Lavoratrici rispetto ai 3.259 interessati (cioè coloro che potevano partecipare alle assemblee convocate al mattino o al pomeriggio; come noto, la questione dell’allargamento del diritto di assemblea a tutte le realtà da 5-7 addetti, che ci avrebbe permesso di coinvolgere ulteriori 300 Colleghi/ghe, dislocati soprattutto nel Centro/Sud, era all’O.d.G. delle assemblee).
Se consideriamo il dato di assenza media del periodo per cause varie (malattie, ferie, permessi, lungoassenti, ecc.), stimato al 5% del personale, la partecipazione media dei presenti sul lavoro e convocati in assemblea è stata del 53%.
Nella tabella seguente, riportiamo un riepilogo territoriale/strutturale delle assemblee:
– Reg.Nord/Est Assemblee 28 Partecipanti 497 Convocati 831 % P/C 60,0% %P/C in servizio 63,0%
– Reg.Centro/Nord Assemblee 23 Partecipanti 339 Convocati 657 % P/C 51,6 % %P/C in servizio 54,3%
– Reg.Lombardia Assemblee 17 Partecipanti 293 Convocati 586 % P/C 50,0 % %P/C in servizio 52,6%
– Reg.Ovest Assemblee 12 Partecipanti 272 Convocati 534 % P/C 51,0 % %P/C in servizio 53,6%
– S. Centrale VR Assemblee 3 Partecipanti 121 Convocati 396 % P/C 30,5 % %P/C in servizio 32,0%
– Reg.Centro Sud Assemblee 5 Partecipanti 119 Convocati 255 % P/C 46,6 % %P/C in servizio 49,0%
– Tot. Azienda Assemblee 88 Partecipanti 1.641 Convocati 3.259 % P/C 50,4 %%P/C in servizio 53,0%
La partecipazione è stata maggiore dove le assemblee sono state convocate in modo capillare. Dal punto di vista degli aggregati aziendali, come si vede anche dalla tabella di sintesi, i Lavoratori e le Lavoratrici della Direzione Generale (analogamente a quelli delle Direzioni e Condirezioni Regionali) hanno presenziato in misura inferiore rispetto a quelli/le delle Filiali e dei CEM. Qualche problema di partecipazione si è riscontrato anche nei grossi centri urbani, come evidenziano i dati di Bologna, Milano e Roma.
Per quanto concerne il giudizio dei Colleghi e delle Colleghe, il risultato è molto confortante:
– VOTANTI 1.641 FAVOREVOLI 1.571 CONTRARI 20 ASTENUTI 49
– VOTANTI 100% FAVOREVOLI 96%* CONTRARI 1,2% ASTENUTI 2,8%
* pari al 50,8% dei convocati e presenti in azienda
In relazione al dibattito sviluppatosi nelle assemblee, i temi più toccati del C.I.A. sono stati quelli relativi al Premio Aziendale ed agli Inquadramenti. Sulla parte economica che accomuna tutto il Personale e sugli inquadramenti minimi contrattuali da assegnare ai vari ruoli professionali c’è forte attenzione ed attesa… Il danno economico legato alla mancata assegnazione dell’azionariato diffuso per il 2006 rappresenta ancora per molti Colleghi un vero e proprio “nervo scoperto”, così come l’esigenza di stabilire finalmente regole precise, chiare, trasparenti e condivise su una serie di aspetti del rapporto di lavoro, a partire dalla “mappatura” e “pesatura” inquadramentale di tutti i ruoli lavorativi presenti in banca.
Interessante è risultata anche la discussione emersa in materia di “Formazione”, “Salute e Sicurezza”, “Sistemi Incentivanti” e “Quadri Direttivi”.
Le riunioni svolte un po’ in tutta Italia ci hanno anche dato l’occasione di ascoltare e parlare delle difficoltà legate all’avvio della Cassa Mutua di Gruppo; di fare chiarezza sui vari aspetti della nuova legge riguardante la destinazione del T.F.R. maturando da 1.1.2007; e, da ultimo, di cogliere il profondo malessere esistente fra il Personale per le ricadute organizzative legate al piano “Crescita Ricavi” perché ogni giorno che passa appare sempre più un progetto messo in atto in maniera affrettata ed improvvisata.
Con riferimento a quest’ultimo aspetto e relative problematiche, come OO.SS. siamo alquanto preoccupati della situazione che si sta creando in Azienda e non mancheremo di farlo presente anche a livello di Gruppo (investendo della cosa, se sarà necessario, le nostre stesse Segreterie Nazionali): riteniamo, infatti, che se l’Amministratore Delegato e la Direzione hanno deciso di forzare sui tempi della riorganizzazione (anche a costo di mettere sotto stress in maniera pesante tutta la struttura aziendale) ciò non possa essere assolutamente praticabile con un approccio gestionale così insufficiente e discrezionale da parte della Direzione Risorse, non solo nei confronti del Personale direttamente interessato ma anche dello stesso sindacato.
In una fase così delicata e particolare com’è l’avvio della stagione della Contrattazione Integrativa Aziendale, in cui fortissimo dovrebbe essere il richiamo al rispetto formale e sostanziale dei contratti e del ruolo delle parti negoziali, riteniamo sbagliato ed inaccettabile il comportamento tenuto dalla Direzione Risorse, sia dal punto di vista gestionale che delle relazioni sindacali.
Le Rappresentanze Sindacali di UniCredit Banca d’Impresa – titolari di specifici diritti e ruoli derivanti dalla legge e dai contratti – nel momento in cui formalizzano proposte di miglioramento normativo ed economico elaborate con fatica e sancite dalla maggioranza dei Dipendenti, non possono essere messe di fronte ad una situazione di palese violazione delle previsioni del CCNL che, da un lato, rischia di metterne in dubbio la legittimazione e, dall’altro, rischia di far passare atteggiamenti e stili gestionali che, in barba a regole e prassi consolidate a livello di Gruppo, cozzano troppo spesso non solo con la tutela dei diritti e degli interessi dei Lavoratori e delle Lavoratrici ma anche con il rispetto della loro stessa dignità.
Con questa consapevolezza e facendo tesoro delle sensibilità e degli elementi pervenutici dalle varie Assemblee, venerdì scorso (9 c.m.) abbiamo formalizzato ai Responsabili Aziendali la Piattaforma per il 1° Contratto Integrativo Aziendale in UniCredit Banca d’Impresa, nonché, con lettera a parte, le proposte per le cosiddette “materie a latere”, vale a dire quegli aspetti di natura economica e normativa – comuni a tutte le aziende del Gruppo – che, tradizionalmente, vengono rivisitati a margine della Contrattazione Aziendale.
Ci attendiamo da parte dell’Azienda una forte assunzione di responsabilità ed un impegno a tutto campo, non solo sulla Contrattazione Aziendale ma anche sulla riorganizzazione in corso.