European Tour……………………..

Com’è ormai consuetudine, anche quest’anno si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali ed i vertici aziendali. Sono stati toccati molti argomenti, scegliendo di tralasciare generiche strategie di lungo periodo per focalizzare meglio l’immediato futuro di lavoratrici e lavoratori.
Il prossimo biennio segnerà ancora di più la connotazione transnazionale di UGIS; il primo passo di fondamentale importanza sarà la fusione tra UGIS e HVB-IS (la parte informatica di HVB) prevista per Luglio 2007. Nascerà dunque a Monaco una filiale tedesca con circa 1200 colleghi, 300 dei quali ad Amburgo, mentre una lunga e non semplice marcia di avvicinamento, già in corso, fornirà per Ottobre 2008 la piattaforma informatica di EUROSIG, sulla quale le aziende del Gruppo, entro e fuori confine, dovranno gradualmente migrare.
Proviamo a razionalizzare gli elementi di conoscenza che ci sono stati forniti, in modo particolare su alcune aree:

-> La parte IT: Le competenze di quest’area saranno distribuite tra Italia Germania e Austria. L’accentramento dell’Hardware di gruppo nel nuovo edificio di Bassona (VR) è già un preciso segnale; ”la presenza nei tre paesi di strutture e infrastrutture efficienti e di ottimi profili professionali” confermano la validità di questa scelta.
Non sono state ancora prese decisioni in merito al trasferimento della “terza copia” (attualmente a Milano) e da alcuni ipotizzata a Vienna; saranno determinanti i costi dell’eventuale operazione che non “possono essere maggiori di quelli attuali“.
Sui Sistemi Open, dove esiste già un avanzato livello di interscambio con i corrispondenti tedeschi, si prospettano due tipi di soluzioni: la parte con legami più stretti al mondo Mainframe rimarrà in Italia, mentre si prevedono soluzioni estere (Monaco) per le attività legate a particolari procedure.

-> Le reti TLC, anche loro al centro di qualche preoccupazione, non si sposteranno dalle sedi attuali; ovviamente l’allargamento transnazionale imporrà una gestione anche di reti internazionali la cui competenza è destinata a Vienna. Per quanto riguarda altre attività non ci sono ancora logiche definite e indicazioni in questo senso dovrebbero emergere dai “cantieri “ già al lavoro.

-> La parte Applicativa: Su questo versante la situazione è molto dinamica; possiamo affermare che esistono risorse in tutti i paesi per avere validi centri di competenza. Si persegue il progetto di aumentare i volumi e di assorbire risorse, riducendo le assunzioni in Italia e Germania e specializzando sempre più profondamente i poli esteri ed italiani, come già accaduto per Polonia e Cechia. La filiale Austriaca, terzo pilastro del progetto di integrazione applicativa, sarà costituita coinvolgendo i colleghi di WAVE (gli applicativi di Bank Austria).
Ancora nebulosa la situazione nel resto del mondo UNICREDIT: esiste una varietà di sistemi informativi più o meno validi; ci siamo soffermati su CORE 2, la piattaforma gestita dai colleghi di WAVE e da un consorzio IT, di proprietà al 63% di Bank of Austria, che sta unificando i sistemi informativi delle banche dell’EST (Polonia e Bulgaria escluse). E’ stata confermata la strategia di scegliere, nazione per nazione, “le migliori pratiche informatiche” e sarebbe prematuro ipotizzare ora i tempi di attuazione : le integrazioni per Austria ecc.ecc. sono del resto previste dopo il 2008.
Resta la certezza, come tale almeno c’è stata presentata, che EUROSIG coprirà oltre al perimetro Italia gli altri tre soggetti bancari più importanti (HVB, BA-CA, PEKAO).

-> Il Mercato domestico: Da questo punto di vista ci sono giunte ampie assicurazioni: le banche e le aziende del Gruppo hanno ormai identificato in UGIS un referente
informatico affidabile,quindi progetti e richieste non mancano.
Nel primo trimestre del 2007 acquisiremo la parte informatica di UBM, l’unica ancora esclusa dal perimetro della nostra azienda; insieme alle attività assorbiremo anche i lavoratori che svolgono queste mansioni (circa 50). L’apertura della procedura di “cessione” sarà seguita, come in altri casi, da un accordo sindacale.

Qualche perplessità in merito all’operazione è data dal fatto, ormai noto, che le competenze inerenti al settore dell’investment banking saranno spostate a Monaco;sembra infatti improbabile riuscire a trattenere in Italia la gestione dell’applicativo.
E’ già partita la procedura per l’incorporazione di Xelion in Private Bank che comporterà l’adeguamento di alcune procedure informatiche, a causa delle differenti esigenze operative dei promotori finanziari.
Qualche considerazione da parte delle OO.SS è doverosa anche alla luce di una prospettiva di lavoro che dà sostanza a quella definizione di “ GLOBAL”, ormai entrata a pieno titolo nel nome della nostra azienda.
Si sono ancora una volta sottolineati i limiti della comunicazione aziendale: la sensazione è che spesso la divulgazione delle informazioni non sia capillare, né tanto meno efficace come dovrebbe. A questo proposito Varchetta ha recepito e condiviso la nostra opinione proponendo un successivo incontro nel mese di Dicembre per aggiornarci su questi temi.
Un’altra criticità risiede nella ormai cronica situazione presente in quelle aree applicative più esposte all’integrazione transnazionale: molto spesso le risorse impiegate sono le medesime che devono svolgere anche progetti ed attività considerate ordinarie, ma non trascurabili.
In questo contesto non si riesce a condividere e a sviluppare competenze professionali tra colleghe e colleghi, pressati da urgenze e tempi sempre più stretti, magari gestendo schiere di consulenti e con una progressiva invasione della propria vita privata.
Pur riconoscendo le difficoltà d’intervento in questo campo, è necessario provi rimedio
Difficile azzardare ipotesi sul completo successo del “modello italiano”, nonostante l’ottimismo
scaturito dall’incontro che ha prospettato opportunità professionali per tutti. Qualche incidente di percorso si è già verificato: 600 informatici tedeschi sono stati “esternalizzati”, in ossequio alla logica di riduzione dei costi (fulcro delle politiche Aziendali e di Gruppo)
Sarebbe grave da parte nostra sottovalutare questi segnali e miope pensare ad una sorta di “meglio a loro che a noi “. Ricordiamo che i lavoratori dell’Est Europa hanno costi più bassi dei nostri e che, nel ricollocare attività , contemporaneamente al progressivo utilizzo della piattaforma EUROSIG, l’Azienda considera “operazioni virtuose l’utilizzo, ove ci sia l’opportunità, di risorse con skill applicativi nelle varie realtà Est Europee, consolidiamo dove i costi sono minori, senza rinunciare alle migliori professionalità.”.
L’esperienza ci suggerisce di capire sempre meglio questi processi, magari con un pizzico di sospetto ma senza drammatizzare, considerando che oltre agli aspetti operativi in un Gruppo così strutturato sono presenti equilibri “politici” non possiamo ignorare.

-> Aggiornamento: L’utilizzo di un metodo per quantificare in modo minuzioso le attività lavorative, apparso di recente in alcuni uffici ,era già stato oggetto di discussione e le istanze sollevate aspettavano una risposta.
La Direzione del Personale ha accettato i nostri rilievi: sarà dichiarata esplicitamente, tramite una comunicazione ai responsabili, la volontà aziendale di censire i progetti e le attività di Comparti e/o Unità e non quella di svolgere un controllo diretto su lavoratori e lavoratrici; è stato di conseguenza. rimosso dalla compilazione dei dati ogni riferimento identificativo.

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