Nella giornata di ieri, 30 marzo, si è svolto l’incontro tra le OO.SS e UniCredit nel corso del quale l’Azienda ha fornito “chiarimenti” rispetto alle motivazioni che hanno indotto l’Azienda ad abbandonare il piano di azionariato diffuso. Le motivazioni addotte sono quelle già illustrate nei precedenti comunicati e cioè: l’allargamento del perimetro del Gruppo dopo l’operazione HVB e l’applicazione dei criteri IAS di riclassificazione di bilancio.
Tali motivazioni non ci convincono, come già ampiamente spiegato nei precedenti comunicati; inoltre ci sembra quanto meno “singolare” che tali motivazioni non valgano per il Top Management del Gruppo, il quale, invece, continuerà ad essere beneficiato di stock option e performance share milionarie che, in prospettiva, accresceranno il costo del lavoro a danno della totalità dei dipendenti.
A questo proposito segnaliamo il contenuto piuttosto bizzarro, fuorviante e per nulla trasparente, dell’annuncio di convocazione dell’assemblea degli azionisti pubblicato sui quotidiani, dove si fa riferimento ad un ” piano di incentivazione a lungo termine per il personale del Gruppo” quando in verità si tratta di un piano rivolto esclusivamente a pochi eletti.
Abbiamo chiesto all’Azienda quali sono le sue proposte per rimediare al danno subito dai dipendenti, a seguito della mancata erogazione delle azioni. Non abbiamo avuto alcuna risposta.
Non ci sono novità, se non generiche rassicurazioni, per quanto riguarda ciò che abbiamo sostenuto nel comunicato del 26 marzo circa la “nuova” linea imprenditoriale dell’Azienda, che fa dell’attacco all’occupazione e alle condizioni lavorative e retributive dei dipendenti uno dei modi per raggiungere gli obbiettivi di redditività del Gruppo; l’Azienda, per meglio puntualizzare il suo pensiero e approfondire i temi in discussione ha proposto un incontro con il capo del personale di UnicCredit Group, Signor Salvatore Piazzolla, da realizzarsi nella prossima settimana.
Ci aspettiamo da tale incontro proposte concrete per risolvere i principali contenziosi aperti nel Gruppo: la vertenza di 2S Banca e la mancata assegnazione delle azioni ai dipendenti.
Continua e si intensifica lo stato di mobilitazione, in atto ormai da mesi nel nostro Gruppo, che ha visto i dipendenti scioperare in modo massiccio il 17 febbraio: è nostra ferma intenzione proclamare una nuova giornata di sciopero con la contestuale organizzazione di una grande manifestazione a Milano, davanti alla sede di UniCredit, a meno che, in tempi rapidi, non emergano novità che risolvano totalmente i problemi sul tappeto.