Nei giorni scorsi abbiamo sottoscritto l’accordo a “stralcio” relativo al Premio Aziendale (VAP) 2005. La conclusione di tale accordo doveva essere raggiunta prima della approvazione dei risultati di bilancio, al fine di beneficiare della decontribuzione prevista dalla legge.
L’importo del premio rimane invariato rispetto a quanto percepito nel 2005 e verrà erogato – come di consueto – a giugno 2006.
Inoltre, nella busta paga di marzo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori in servizio al 15/12/2005 (compresi part-time e apprendisti) percepiranno 190 euro netti a titolo di speciale corresponsione, decontribuita e detassata, deliberata dal CDA della Capogruppo e prevista dalla legge fino ad un massimo di 258 € in caso di eventi eccezionali (costituzione della Cassa Mutua di Gruppo). I restanti 68 €, complessivamente pari a 2,8 milioni di € circa, verranno versati nella Cassa Mutua di Gruppo come dotazione aggiuntiva rispetto ai 4 milioni di € già negoziati con le OOSS l’anno scorso.
L’accordo sul premio aziendale prevede ancora:
1)l’innalzamento dell’entità del Premio spettante ai dipendenti delle società FRT, LOCAT, UGC, UNICREDIT FACTORING equiparandolo a quello previsto per tutte le altre società del Gruppo;
2)la corresponsione del Premio a tutti gli apprendisti e ai colleghi e colleghe con contratto di somministrazione (ex interinali).
Tale accordo non soddisfa appieno le nostre aspettative e sicuramente non risolve il problema della distribuzione dei risultati raggiunti dal Gruppo. Tuttavia abbiamo ritenuto di non rinunciare a questa quota di salario aggiuntivo, rinuncia alla quale si sarebbe sommata la perdita dei benefici della suddetta decontribuzione.
Inoltre l’accordo ha valore in quanto estende il premio agli apprendisti e agli interinali, aumenta il premio ai dipendenti delle società che lo percepivano in misura inferiore e determina, in termini politici, una base di partenza più alta per la negoziazione dei futuri premi nei CIA che dovremo contrattare nei prossimi mesi.
La speciale erogazione, oltre all’incremento economico per tutti, rafforza la dotazione di partenza della Cassa Mutua e ci permetterà di salvaguardare e possibilmente migliorare le prestazioni sanitarie.
Certo, come già detto, questo accordo non risolve il problema di una equa distribuzione del reddito tra dipendenti e top management del Gruppo. Ad ulteriore conferma di ciò, abbiamo infatti avuto notizia dalla stampa nazionale degli scandalosi guadagni (milioni di euro) realizzati dai principali manager del Gruppo nell’esercizio delle stock option.
Non sappiamo se questa decisione di realizzare le stock option sia stata presa , guarda caso tutti assieme, perché allettati dai lauti guadagni ovvero per scarsa fiducia nei destini del Gruppo ovvero ancora perché ci si appresta a lasciarlo per altri ancor più facoltosi lidi. Ma, forse, il motivo è ancora un altro: monetizzare le favolose plusvalenze in attesa di autoassegnarsi altre favolose stock option, come premio per aver portato a termine la brillante operazione di buttare fuori dal Gruppo i 400 lavoratori e lavoratrici di 2S Banca, lavandosi al più presto le mani del loro destino. D’altra parte sono solo dipendenti non “Core Business” (come ce ne saranno altri di cui non abbiamo ancora notizia ma che conosceremo sicuramente più avanti) e quindi il concetto di appartenenza al Gruppo non li riguarda. La responsabilità sociale la si esercita solo fuori l’orario di lavoro e in ogni caso l’imperativo è fare cassa per crescere (anche nei guadagni), tanto a pagare sono gli altri.
Un motivo in più per scioperare tutti il 17 febbraio!!