Si è svolto il 18 dicembre in videoconferenza l’incontro annuale sulla formazione, specifica previsione contrattuale a seguito della quale l’azienda illustra programmi, criteri, finalità, tempi e modalità dei corsi. L’incontro formalmente faceva riferimento ai dati 2019 ma essendo ormai trascorso un altro anno ci ha consentito di fare considerazioni anche sull’anno in corso e la specificità dell’attuale periodo.
Oltre ai nostri consueti interlocutori aziendali erano presenti la responsabile del Commercial Banking Italy Learning Antonella Incollingo ed i referenti dei vari settori della Struttura Aziendale della Formazione, che si sono alternati nell’illustrazione degli argomenti di loro competenza.
La strategia del Learning nel 2019 era volta al potenziamento della formazione in presenza, alla sostenibilità della formazione in Rete e alla razionalizzazione e sinergia dell’offerta formativa, con l’obiettivo di rafforzare le competenze e le capacità di tutti all’interno del ruolo in risposta alle esigenze della Banca, in particolare negli ambiti Centralità del cliente, Gestione del rischio, Diversity & inclusion e Nuovi modi di lavorare.
L’offerta formativa 2020 si è articolata in Certificazioni, proposte specifiche per Network e per Funzioni centrali, proposte per promuovere la Diversità e l’Inclusione.
In merito alle Certificazioni l’azienda ci ha tenuto a sottolineare come si sia riusciti a realizzare sinergie tra i due percorsi IVASS e IAC (Investiment Academy Certification), riducendo i tempi complessivi dei due percorsi di 25 ore.
I DATI DEL 2019
Tra questi dati e gli ulteriori dettagli che ci sono stati illustrati nel corso dell’incontro, non possiamo che apprezzare la crescita percentuale della formazione in aula, che passa dal 14% dell’anno 2018 al 23% del 2019. Nel corso dell’incontro l’Azienda ha ribadito che la formazione in aula resta essenziale e che la nuova proposta formativa è sviluppata in maniera blended, combinando cioè momenti d’aula con altri online. L’esperienza imposta dal particolare contesto conveniamo anche noi sarà utile per continuare su questa strada, riprendendo non appena possibile la formazione in aula e affinando gli strumenti che ci consentono, anche in remoto, una maggiore interazione tra i partecipanti.
Abbiamo richiesto quali fossero state le attività di formazione previste per i DDF e per i consulenti First di nuova nomina, con particolare attenzione alle materie di AML e Rischi Operativi, temi molto sentiti dai colleghi della rete. La funzione formazione ci ha riferito che è prevista l’assegnazione per i colleghi di nuova nomina di una serie di attività formative con assegnazione automatica.
Sul punto AML l’azienda ci ha informati che sono in cantiere, in aggiunta a quelle già presenti a catalogo, tre attività formative specifiche, improntate a casi pratici e di un PDF interattivo destinato a 7.000colleghi della rete
Restano purtroppo ancora irrisolte alcune questioni che impattano negativamente e in modo significativo sull’efficacia della proposta formativa, soprattutto per chi lavora nella rete commerciale: l’utilizzo del codice PFO e le iniziative aziendali per stimolare i responsabili a pianificare la formazione non trovano ancora una diffusa e massiva applicazione. Soprattutto il fatto che l’Azienda non ci abbia voluto fornire il dato dell’utilizzo del PFO adducendo la non significatività del dato stesso (significa che nessun lavoratore di rete inserisce il codice?) ci fa essere certi che l’attività formativa viene troppo spesso sovrapposta ad altre attività lavorative e non viene effettuata in un ambiente consono ed è quindi purtroppo poco efficace.
E’ ormai tempo, dunque, di aprire alla possibilità della formazione da remoto, così come previsto da una Dichiarazione delle Parti nell’Accordo di rinnovo del CCNL firmato il 19 dicembre 2019 che permetterebbe a tutti e a tutte di svolgere la formazione in luogo diverso dal posto di lavoro, in ambiente protetto rispetto alla normale attività lavorativa.
18 dicembre 2020
Le Segreterie di Coordinamento