Ci sono o ci fanno? ovvero quando la digitalizzazione e l’evoluzione tecnologica non facilitano la vita.

Da sempre sentiamo dire, da Manager e Amministratori Delegati del nostro Gruppo, che Unicredit vuole essere uno dei migliori posti dove lavorare, che gli investimenti nell’evoluzione tecnologica sono ingenti, che il “benessere” di colleghe e colleghi è una priorità che passa anche attraverso la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

E più o meno dallo stesso momento, periodicamente, ci viene il forte dubbio che si tratti solamente di propaganda!

Perché altrimenti non capiterebbe, con la frequenza con cui succede, che proprio le procedure che devono gestire ciò che attiene l’amministrazione e gestione del personale non funzionino, si blocchino, non siano in grado di garantire i corretti pagamenti d’indennità, del contributo figli studenti e simili e ultimo rilievo , ma non meno importante, sia disattesa la corretta gestione del PART TIME, che ricordiamo essere legata all’applicazione di un Accordo sindacale.

Abbiamo già affrontato in altri comunicati il tema più generale delle “disfunzioni di People Focus” e continueremo ad affrontarlo, visto che la lista delle criticità dalla sua introduzione (aprile 2019) ad oggi è aumentata e non diminuita, creando anche danni economici più o meno ingenti al personale.
Ora, però, vogliamo focalizzarci sul tema part time.

Sembra incredibile che, dopo alcuni mesi d’incertezza sulle sorti della graduatoria delle domande di proroga ed erogazione di part time nuovi, oggi, trascorsi 5 mesi dall’introduzione di People Focus, l’incertezza sia l’unico vero elemento certo.

La risposta aziendale, dei vari manager interpellati, è sempre la stessa: “ci stiamo lavorando”, peccato che i “risultati concreti” di questo lavoro non si vedano.

Chissà se gli stessi manager sarebbero disposti ad accettare per mesi questa stessa risposta con lo stesso risultato (cioè nulla), quando sono loro a pressare i colleghi e le colleghe per il raggiungimento dei risultati commerciali!

Chiediamo allora all’Azienda di smetterla di giocare con la vita delle persone che lavorano; se con tutta la tecnologia a disposizione non riesce a fronteggiare una difficoltà che pare soverchiante, è necessario mettere in campo sforzi moltiplicati rispetto a quelli finora espressi.

Non è, infatti, più sufficiente prorogare i part time in essere (misura evidentemente sacrosanta), ma occorre definire come far fronte alle domande inevase e quindi procedere, se serve anche manualmente, alla definizione delle graduatorie necessarie, creando task force dedicate alle quali, come OO.SS., siamo fin da ora disponibili a dare tutto il supporto necessario.

Qualora l’Azienda l’avesse dimenticato, ricordiamo che entro il 30 novembre andranno inserite le domande per i rinnovi dei part time scadenti nel primo semestre 2020 nonché le nuove domande di attivazione per lo stesso periodo, cosa che non farà che ingigantire il problema già grave.

Senza interventi seri, dall’ambito di cui stiamo parlando, si faranno strada forti dubbi sulla serietà, attendibilità e credibilità di tutto il Gruppo e del suo Management!

Milano 20 settembre 2019

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Uilca Unisin
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa

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