In data 16 maggio 2019 si è svolto l’incontro tra le OO.SS. e l’Azienda durante il quale il responsabile del Self – Service – Banking ha illustrato il “progetto pilota”, che partirà il 27 maggio, relativo alla gestione del carico/scarico dei bancomat.
Tale progetto prevede una sperimentazione che si attuerà secondo tre modalità differenti di intervento:
a) Per tutte le filiali fino a tre unità (circa 600) verrà derogata, ma non sostituita, l’attuale normativa che prevede la necessità della presenza di due colleghi, dando la possibilità ad un solo operatore di effettuare la gestione di carico/scarico degli ATM negli orari attualmente previsti; le filiali interessate riceveranno una comunicazione formale a tal proposito.
b) Su circa 120 filiali da quattro unità in su, ove è presente il sistema di videosorveglianza SIS, si sperimenterà un’altra modalità che contempla due diverse opzioni. La prima prevede che il caricamento/scaricamento degli ATM sia effettuato da parte di due lavoratori in pausa pranzo, riprogrammando la loro pausa tra le 12 e le 14,50, previo accordo col Direttore. La seconda, invece, prevede che i colleghi possano caricare l‘ ATM in pausa pranzo (limitando la pausa a 30 minuti) e poi anticipare l’uscita, utilizzando il permesso DIV, sempre d’accordo col Direttore. L’azienda intende sperimentare entrambe le modalità, al fine di verificarne l’efficacia.
c) Nelle filiali dotate di safe box (circa 300), si potrà derogare alla normativa che impone di non caricare due ATM contemporaneamente e che debbano passare 60 minuti tra un caricamento e l’altro. Si potrà, pertanto, operare consecutivamente su tutti gli ATM, contemporaneamente su due e in qualunque momento della giornata. Poi si prevede che su altre 80 filiali delle stesse dimensioni, ma prive di safe box, si possa operare a fine giornata, a sportello chiuso, su tutti gli ATM consecutivamente e fino a due ATM contemporaneamente. Le due modalità, ove possibile, potranno coesistere nella stessa agenzia.
Ulteriori 80 filiali sprovviste di safe box potranno operare in contemporanea su due ATM solamente a sportello chiuso.
La sperimentazione durerà almeno tre o quattro mesi e le filiali interessate riceveranno un vademecum snello dedicato, con istruzioni operative.
Il numero degli ATM presenti in rete attualmente è di circa 5.800. La loro età media è scesa da 3,7 a 3,4 anni. Entro il 2019 l’azienda sostituirà gli ATM operativi h24 (quelli fronte strada) “non recycling” residui, che sono circa 200, con i nuovi modelli più evoluti.
Nelle filiali piccole stanno inoltre sostituendo con una sola macchina evoluta fronte strada sia l’ATM interno (che si usa soprattutto per versamenti) che quello esterno (che si usa soprattutto per prelevamenti) eliminando un aggravio di lavoro per i colleghi.
Nel medesimo incontro ci è stato illustrato un ulteriore nuovo progetto di gestione in remoto della negoziazione degli assegni versati su ATM, che attualmente sta interessando 9 filiali. La remotizzazione farà sì che la prima parte dei controlli venga effettuata direttamente dall’ ATM, mentre la regolarità formale del titolo verrà verificata dai colleghi del back office, presso il presidio operativo. I consulenti, in filiale, dovranno soltanto prelevare gli assegni dall’ATM e consegnarli al service.
Constatiamo come finalmente, dopo anni di continue segnalazioni da parte delle Organizzazioni Sindacali, l’Azienda abbia preso atto dell’esistenza di questa importante problematica, resa ancora più seria dalle sempre più gravi carenze di personale sulla rete operativa.
Abbiamo fatto presente, però, le nostre perplessità in merito al fatto che le operazioni di carico/scarico ATM vengano effettuate da un solo collega: rimaniamo convinti del fatto che sia necessario far svolgere tali delicati compiti da due operatori, come prevede l’attuale normativa.
Poiché la tematica potrebbe avere importanti ricadute a proposito della sicurezza dei Colleghi e delle Colleghe, abbiamo ribadito all’ Azienda che nel monitoraggio delle iniziative “pilota” illustrate venga posta la massima attenzione al tema della salute e sicurezza.
Riteniamo che questo possa essere un primo passo verso la risoluzione delle annose problematiche connesse al carico/scarico ATM, ma sarà necessario un monitoraggio, tempo per tempo, al fine di verificare l’efficacia delle sperimentazioni individuate, prima di estenderle alla totalità delle Filiali. Altrimenti sarà necessario apportare i correttivi adeguati affinché le soluzioni individuate non si trasformino in problemi ulteriori.
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Uilca Unisin
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
Milano 21 maggio 2019