Il Comitato Aziendale Europeo del Gruppo UniCredit esprime il più profondo cordoglio e solidarietà al popolo Francese per i tragici atti terroristici che rappresentano un duro attacco alla democrazia e alla vita normale delle persone: non possiamo e non vogliamo accettare l’imbarbarimento delle nostre culture e delle nostre vite. Dobbiamo agire, ciascuno per il proprio ruolo per tutelare i valori democratici.
Il Comitato Aziendale Europeo del Gruppo UniCredit prende atto della decisione adottata dal Consiglio di Amministrazione l’11 luglio 2016, con la quale è stato nominato il nuovo Amministratore Delegato del Gruppo, Signor Jean Pierre Mustier.
Il relativo comunicato stampa parla di “una profonda revisione della strategia” che coinvolgerà tutte le attività della banca e indica come obbiettivi da perseguire: il rafforzamento del capitale, il miglioramento della profittabilità, una attenzione maggiore al rischio e un incremento di valore per gli stakeholders.
Questi obiettivi possono essere condivisi dalle Organizzazioni Sindacali sempre che il “come” raggiungerli sia gestito con comune responsabilità. Ciò potrà realizzarsi, per quanto ci riguarda, se sarà scelta la strada dell’eliminazione dei privilegi, delle disuguaglianze, degli sprechi – a cominciare dai costi altissimi delle consulenze – e si sceglierà di investire nella crescita, nello sviluppo delle risorse umane, nelle professionalità, nel mantenimento dei posti di lavoro.
Se al contrario, la linea sarà quella di una drastico taglio dei costi, non si potrà aprire alcun confronto e dialogo con il Sindacato.
Sarà ugualmente importante, valutare il contributo che una azienda “sistemica” quale è UniCredit intende dare alla ripresa della economie nazionali, in termini di sostegno alle imprese e corretta gestione dei risparmi.
Allo stesso modo riaffermiamo la nostra totale contrarietà, e faremo tutto il possibile nelle nostre prerogative per contrastarle, ad ogni ipotesi di trasferimento di attività e di personale fuori dal Gruppo.
Il Comitato Aziendale Europeo ribadisce la grande importanza strategica e il valore irrinunciabile rappresentato dal patrimonio di competenze e di professionalità delle dipendenti e dei dipendenti del Gruppo che, nella difficile fase economica che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, hanno dato il proprio contributo fondamentale per la conservazione e il rilancio del Gruppo.
Gli ultimi Piani Industriali hanno imposto a Lavoratrici e Lavoratori pesanti sacrifici in termini ingenti riduzioni dell’organico.
Il Management non può chiedere ulteriori sacrifici! Le responsabilità delle scelte sbagliate ricade interamente sul Top Management.
L’alto livello e la qualità degli Accordi raggiunti sono l’elemento che , più degli altri, ha funzionato in questi anni; il rispetto delle loro previsioni deve essere considerato essenziale per la ripresa del Gruppo.
La storia delle Relazioni Industriali in UniCredit ha dimostrato che il dialogo sociale è l’unico modo possibile per garantire la soluzione di problemi e la gestione degli impatti su Lavoratrici e Lavoratori delle decisioni prese dal Management.
Il dialogo sociale deve essere rilanciato, sia in termini di corretta informazione sia in termini di una consultazione efficace ed efficiente: è da qui che dobbiamo ripartire.
Milano, 15/7/2016
Il COMITATO AZIENDALE EUROPEO UNICREDIT
TRADE UNIONS ALLIANCE IN UNICREDIT