Oggi 16 ottobre il Board di Unicredit si riunirà per decidere anche delle sorti di Unicredit Credit Management Bank.
L’asta per la cessione di UCCMB, società del gruppo Unicredit, leader nel settore della gestione dei crediti non performing, entra nella fase cruciale: due i potenziali acquirenti prescelti da UNICREDIT da una parte la cordata Fortress-PreliosItalfondiario e, dall’altra, il fondo statunitense Lone Star.
Un’altra eccellenza italiana che rischia di finire in mano ad investitori stranieri.
Questa è l’operazione dal punto di vista meramente imprenditoriale.
In gioco però c’è molto di più:
UCCMB ha sede a Verona, e sedi territoriali dislocate sull’intero territorio nazionale; ad oggi conta circa 760 dipendenti ed oltre 2.600 collaborazioni con professionisti esterni.
Per tutte queste persone e per le loro famiglie il futuro assume contorni molto meno chiari; soprattutto per le dichiarazioni fatte dal top management di UniCredit che sembrerebbe non voler garantire un tavolo negoziale con i Sindacati per la gestione delle ricadute occupazionali.
E’, inoltre, doveroso portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’impatto sociale che questa operazione potrebbe avere.
UCCMB, infatti, gestisce per conto di UniCredit circa 27 miliardi di crediti non performing, avendo particolare cura anche alle implicazioni sociali: ha infatti offerto soluzioni etiche e praticacibili che consegnitssero alla Banca di rientrare nel proprio credito e, al tempo stesso, alla famiglia/impresa debitrici di non perdere l’immobile di proprietà.
Domani, quando questo “business” sarà in mano ad una delle due società statunitensi, l’unico interesse perseguito sarà il ritorno economico sull’’investimento effettuato.
I lavoratori di UCCMB oggi scendono in piazza per ribadire i loro NO:
NO => alla vendita dei lavoratori di Unicredit Credit Management Bank;
NO => alla cessione, a fondi speculativi internazionali, dei mutui delle famiglie italiane, mai come ora così in difficoltà!
Le Segreterie di Cooordinamento di UCCMB
Dircredito – FABI – FIBA/Cisl – FISAC/Cgil – UILCA – UGL Credito