Il giorno 14 maggio sc. si è svolto l’incontro con l’Azienda per la consegna dei dati, disaggregati da Fineco Leasing, inerenti la procedura ex Art. 12 del CCNL (incontro annuale).
Nella stessa sede l’A.D. ha illustrato l’andamento del mercato del leasing e, a grandi linee, una panoramica di come sarà UCL in un futuro prossimo (settembre 2014).
Per quanto riguarda il mercato leasing anno su anno si è assistito ad una diminuzione del 20% e per il 2014 sussistono segnali discostanti ed ancora di difficile interpretazione, anche se, la riduzione delle durate minime agevolerà l’utilizzo del leasing come strumento finanziario.
UCL ha in essere contratti per 23 miliardi di Euro di cui 5,6 miliardi di cd. “crediti problematici” e 10.000 beni oggetto di risoluzione contrattuale o impossessamento degli stessi.
Le strategie in essere sono quelle di dividere tra portafoglio core (new business) e non core. Per quest’ultimo non vi è allo stato interesse a cedere in alcun modo attività e/o personale per l’assoluta antieconomicità di una simile scelta (che comunque sarà stata senza dubbio presa in considerazione).
Gli accantonamenti hanno portato ad un disavanzo di 1,035 miliardi di Euro con un risultato negativo di 700 milioni di Euro.
E’ stata illustrata la convenienza del nostro prodotto che per il Gruppo, su determinate classi di leasing, risulterebbe strategico con l’assegnazione di 500 milioni di euro per nuova finanza a nostra disposizione ma a condizione che tale provvista sia impiegata su clienti del Gruppo.
Ciò è in linea con l’obbiettivo di fare “sistema” anche perché, così facendo sarebbe molta più facile tenere sotto esame e controllare l’andamento di ogni società affidata, nel Gruppo e nel leasing.
Per ora si è ancora alla fase di studio per cercare di trovare, come strategia, su quali prodotti puntare, se il canale agenti converrà o meno ma per ora nulla sarebbe stato deciso rimandando tali particolari aspetti a future decisioni che saranno prese in sede di C.d.A.
Ci ha lasciato molto esterrefatti che l’A.D. non abbia fatto alcun riferimento alla “sospensione” del progetto Euroleasing 2.0, che, ricordiamo, doveva essere un punto di forza per l’ UCL del futuro. Nulla è stato menzionato sul fallimento e, soprattutto, sull’enorme spreco di denaro (che come sempre ricadrà sulle nostre spalle). Un solo accenno sul fatto di recuperare parte del progetto per le attività certificate e “pronte all’uso” e un possibile impiego nell’ambito di AS400, ma in che forma e per quali attività rimane un mistero.
A conclusione la generale impressione è che il nostro Top management stia cercando con determinazione la strada per costruire una società che sappia mantenere anche nel futuro la supremazia nel nostro settore ( strada che non dovrà tenere conto del passato e degli errori di strategia che si sono susseguiti nel tempo e di certo non addebitabili alle Colleghe ed ai Colleghi di UCL), ma riteniamo che allo stato attuale vi sia ancora parecchia indecisione sia nelle scelte che nei programmi.
Le criticità evidenziate dalle OO.SS. dovrebbero, nei nostri intenti, aiutare l’Azienda nelle scelte strategiche senza per questo essere tacciati di poca lealtà per queste critiche, che respingiamo a livello unitario.
Le rappresentanze sindacali di UniCredit Leasing S.p.A.