Nel corso della riunione tenutasi in data odierna a Roma, l’ABI ha consegnato alle rappresentanze dei lavoratori la disdetta dei contratti nazionali dei bancari.
L’atto, di inaudita arroganza e gravità, rompe una tradizione che aveva consentito alle parti di costruire soluzioni innovative a tutela dei lavoratori anche in fasi di profonda trasformazione del settore.
Con questa decisione l’Associazione dei banchieri, in assenza di qualunque proposta concreta, intende semplicisticamente scaricare sui lavoratori i guasti di un sistema dei quali i vertici delle banche hanno le maggiori responsabilità.
La scadenza imposta dalla legge per la trasformazione del Fondo di Solidarietà del settore (31 ottobre 2013) aumenta la gravità del gesto compiuto dall’ABI e rischia ‒ in mancanza di accordo tra le parti – di mettere a repentaglio il futuro del fondo stesso.
Né il metodo, né gli obiettivi dichiarati possono essere accettati.
Le Segreterie Nazionali hanno quindi deciso la mobilitazione dei bancari, a difesa del contratto nazionale di lavoro di categoria.
Saranno pertanto convocati gli attivi sindacali unitari e le assemblee dei lavoratori, per avviare tutte le procedure per la proclamazione dello sciopero generale della categoria e delle altre azioni di contrasto nei gruppi e nelle aziende.
Roma, 16 settembre 2013
LE SEGRETERIE NAZIONALI