Comunicato ai lavoratori

Giovedì 14 Febbraio le OOSS di UBIS sono state convocate dall’Azienda a seguito della nostra richiesta di ricevere una risposta ufficiale sugli inaccettabili comportamenti e dichiarazioni messi in atto, sui poli di Trieste e di Potenza, da figure manageriali di primissimo piano e inerenti al progetto Newton.
Riunioni in cui si è cercato prima di convincere i lavoratori e le lavoratrici dei benefici di queste operazioni, poi di ipotizzare sicure tutele occupazionali e infine paventando licenziamenti anche all’interno della stessa UBIS.

Michele Ungaro, presente in qualità di Capo del Personale all’incontro di Trieste ha ammesso che, all’interno di una comunicazione di per sé critica e spiacevole nei contenuti, si sono verificati scivoloni e fraintendimenti.
Non era e non è intenzione dell’Azienda sminuire il valore dell’interlocuzione sindacale il Sindacato resta comunque il primo destinatario delle comunicazioni ufficiali, le uniche attendibili.
Nel corso dell’incontro sono state date importanti comunicazioni sugli sviluppi del progetto NEWTON in anticipo sulle determinazioni dei Consigli di Amministrazione aziendale, che si è svolto venerdì scorso e di quello di Gruppo in programma per martedì 19 Febbraio.

E’ notizia di queste ore che il C.diA. di UBIS ha deciso di abbandonare il progetto di scorporo dell’ IT Fleet Management, che riguarda circa 120 risorse distribuite sui poli nazionali, e di cedere solo l’attività del Global Market ICT senza i lavoratori del perimetro italiano che attualmente lo seguono. Riportiamo la comunicazione aziendale:

“al termine degli studi di fattibilità si è deciso di non procedere con l’operazione riguardante detta area, in quanto non si sono realizzate le condizioni ritenute necessarie per proseguire nel relativo approfondimento.
[…] peraltro rispetto all’originaria prospettazione, lo studio relativo a Global Markets ICT Infrastructure non prevede più il trasferimento alla Newco del nucleo di Lavoratori/Lavoratrici operanti nel territorio nazionale”.

Da sempre le OOSS hanno sostenuto la criticità industriale dell’intero progetto Newton, ritenendo nebulose le “opportunità”, latitanti i “piani di sviluppo”, e funeste le “prospettive future”.

In coerenza con le assemblee unitarie è stata avviata, venerdì 15 Febbraio, la procedura di conciliazione in materia di sciopero per tutta UBIS.

Provvedimento reso ancor più urgente e tempestivo dall’annuncio, a chiusura dell’incontro, che non solo il progetto di scorporo di IT (Gibson) procede ma che nel prossimo C. di A. del 19 febbraio il Gruppo ratificherà l’avvio della procedura di legge per la cessione del ramo Invoice Management, che lo ricordiamo, riguarda circa 110 lavoratori e lavoratrici sui poli di Roma e Trieste.

Milano 19 febbraio ’13

Coordinamenti Aziendali UBIS
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UILCA

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