La bacheca sull’usura, pubblicata ieri, arriva a tempo quasi scaduto in relazione all’iniziativa One2One Repricing, una campagna di aumento delle condizioni sugli affidamenti condotta con modalità assolutamente inaccettabili, immediatamente criticate dalle scriventi OO.SS., attraverso le quali ogni rischio e responsabilità, sia di carattere civile che penale, sono impropriamente e scorrettamente scaricati dall’azienda sui/lle lavoratori/trici.
Per questo motivo le scriventi OO.SS., dopo che la banca aveva rigettato la richiesta di sospendere l’iniziativa, avevano ritenuto necessario mettere in guardia i colleghi rispetto ai rischi ai quali tale iniziativa, per come è stata impostata, li espone (vedi comunicato del 17 ottobre), esortandoli al rigoroso rispetto delle normative di legge, in particolare in tema di trasparenza ed usura.
La bacheca di ieri conferma, purtroppo, tutte le preoccupazioni, nostre e dei colleghi, e quanto l’allarme da noi lanciato fosse fondato.
Al contrario, i messaggi tranquillizzanti che la banca aveva cercato di far passare a seguito dell’intervento sindacale appaiono per quello che sono: un tentativo maldestro e arrogante di sostenere a tutti i costi l’iniziativa commerciale, sulla pelle dei lavoratori coinvolti.
Adesso la banca ha deciso, sotto l’incalzare della iniziativa sindacale, di evidenziare in modo inequivocabile che:
– Il gestore è l’unico responsabile del controllo del superamento del tasso soglia;
– I controlli offerti dal sistema informativo presidiano solo l’elemento “oggettivo” di tale superamento;
– La verifica degli ulteriori presupposti previsti dalla legge (interessi che non devono essere “sproporzionati” rispetto al tasso medio, condizioni di difficoltà economica e/o finanziaria del cliente) resta unicamente in capo al gestore tramite l’effettiva conoscenza del cliente medesimo;
– Il reato di usura può essere concretato anche solo con la pattuizione di interessi usurari (firma del modulo da parte del cliente).
Il richiamo al rispetto delle normative di legge e dei regolamenti aziendali è doveroso, ma in questo caso la tempistica è quanto mai sospetta: perché l’azienda non ha ritenuto di dover pubblicare la bacheca contestualmente all’avvio dell’iniziativa One2One
Repricing, ma lo fa solo ora, quando molti gestori hanno già effettuato le visite ai clienti e hanno raccolto il loro consenso all’aumento delle condizioni?
Poiché la campagna è in fase ormai avanzata, non vorremmo che inconsapevolmente i colleghi si siano trovati in situazioni border line e perciò estremamente rischiose per loro. Già in occasione dell’incontro dello scorso 15 ottobre denunciammo le scandalose e inaccettabili pressioni sui consulenti, accompagnate in diversi casi da minacce, affinchè il risultato (firma della manleva) fosse raggiunto a tutti i costi.
Invitiamo i lavoratori a segnalarci ogni comportamento scorretto che si trovassero a subire in tal senso, dopo di che provvederemo a denunciare al tavolo sindacale nazionale “chiunque” si rendesse responsabile di abusi in tal senso.
Nell’esortare nuovamente i colleghi al rispetto rigoroso delle normative di legge ed interne, ricordiamo che nessun datore di lavoro potrà mai sollevare dalle responsabilità penali (nella fattispecie derivanti dalla violazione della legge sull’usura) che sono e restano personali.
Colleghi,
la vostra tutela, che al sindacato sta molto a cuore, è anche nelle vostre mani e non può che stare al di sopra di qualsiasi forma di pressione,
da chiunque perpetrata!
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
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