Apriamo il nostro comunicato, con una frase del CEO di Ubis nel corso dell’incontro annuale con le OO.SS., svolto lo scorso 27 e 28 settembre a Lampugnano. Agli incontri hanno partecipato anche il responsabile HR Ungaro, Beraldi e Biella.
Poniamo all’attenzione dei Lavoratori questa frase, perchè il FUTURO che l’azienda vuole costruire, noi non lo condividiamo.

UN FUTURO DOVE non ci sarà più sviluppo, visto che le attività di Change (Sviluppo) saranno sempre più svolte all’esterno, lasciando all’interno solo le attività RUN ( Manutenzione ).

UN FUTURO DOVE le consulenze esterne diminuiscono solo di 89 unità in 3 anni, nel RUN, mentre per quanto riguarda le consulenze nel CHANGE non è dato sapere, forse al prossimo incontro l’azienda ci fornirà anche questi dati.

UN FUTURO DOVE si troveranno sempre i soldi per il Sistema Incentivante e Bonus Discrezionali, quest’anno circa 8 Mil. €. ; mentre, per ridurre i costi, gli stessi manager che si premiano, si prodigano per studiare progetti di espulsione di lavoratori dal gruppo: l’Azienda intanto ci ricorda lo scenario economico e le difficoltà del Gruppo, dove ci vengono chiesti ulteriori tagli di budget (nel secondo semestre 1,5 %).

UN FUTURO DOVE i servizi, anche se i Clienti ne hanno riconosciuto l’ottima qualità e l’Azienda stessa più volte li ha citati come fiore all’occhiello di UniCredit, verranno ceduti a società esterne e forse la qualità non sarà più la stessa.

UN FUTURO DOVE, nonostante il Contratto Nazionale introduca l’insourcing e il Gruppo intenderebbe utilizzare questo strumento, come ribadito nell’accordo sul piano industriale dello scorso 15 settembre, l’azienda in evidente contraddizione, va avanti negli studi di fattibilità per le esternalizzioni del progetto Newton.
I prossimi 2 e 4 ottobre le società IBM ed HITACHI andranno a visionare il sito di Verona, il settore IT di Verona è oggetto di studio per l’esternalizzazione, all’interno del progetto GIBSON.

UN FUTURO DOVE la ristrutturazione cancella figure professionali quali i Capo Reparto e Responsabili dei Competence Center,lasciandone le funzioni ma abolendo unilateralmente le norme dei CIA , appiattendo le professionalità e riducendo le opportunità di sviluppo professionali. Il numero dei Dirigenti però stenta a diminuire…. in Ubis ce ne sono 180, pari al 3,43% del personale, ben sopra la media di settore.

UN FUTURO DOVE nessun Polo, secondo le dichiarazioni aziendali, chiuderà e continuerà ad essere garantita la multipolarità. Ma se queste dichiarazioni le confrontiamo con quanto dichiarava la dirigenza lo scorso luglio, in cui smentiva eventuali cessioni di ramo d’azienda, non possiamo dichiararci tranquilli. Le condizioni cambiano così rapidamente e quello che è vero ora, non è certo che venga confermato tra due mesi…da questo management.

UN FUTURO DOVE ci sarà la riorganizzazione della PL Cards, che in analogia a quella presentata per il Commercial Banking, prevede una forte riduzione delle figure manageriali nei profili più bassi, mentre nella Governance le figure manageriali ridotte sono state solo 2 !!!!

UN FUTURO DOVE ci sarà la riorganizzazione della PL Payments, poco prima della sua esternalizzazione….è necessità organizzativa o preparazione del pacchetto in vendita?

Si è svolto un incontro nel quale abbiamo incalzato l’azienda sul progetto Newton. L’azienda ha dichiarato che non ci sono novità di rilievo ma che il progetto va avanti, e a ns. parere anche velocemente.
UN FUTURO che punta tutto sui progetti di outsurcing ma nulla dice di insourcing e opportunità per i lavoratori.

Se questo è il FUTURO che l’azienda vuol costruire, NOI non lo condividiamo.

Il nostro FUTURO prossimo prevede un primo coinvolgimento dei Lavoratori in assemblee. La settimana prossima partirà in UBIS a Verona la prima assemblea dei poli di UBIS, raccoglieremo tutte le voci dei colleghi e faremo sentire forte la nostra contrarietà al Progetto Newton.

Milano, 28 settembre 2012

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB –UGL CREDITO – UIL.CA.