Il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit ha incontrato il giorno 24 maggio il top management del gruppo, nella convinzione che solo rafforzando il dialogo sociale si possano affrontare le difficili sfide che l’attuale contesto economico pone ad un gruppo delle nostre dimensioni e complessità.
In uno scenario congiunturale particolarmente difficile l’UEWC apprezza gli sforzi del top management per rafforzare la solidità del gruppo e garantire risultati sostenibili nel tempo, attraverso una oculata gestione del rischio, limitando l’utilizzo di strumenti finanziari particolarmente rischiosi e focalizzandosi soprattutto su attività di banca commerciale.
In merito alla necessità, anche in questi giorni più volte sottolineata da parte del management, di riduzione dei costi, il UEWC ritiene che l’ambito principale di intervento debbano essere i costi non HR, evitando qualsiasi compressione dei costi HR e dei livelli occupazionali. A tal proposito segue criticamente l’evoluzione di tutti i progetti, annunciati in diversi paesi, che vedrebbero una contrazione della rete fisica della banca, spostando su canali alternativi la tradizionale attività di sportello o utilizzando altre modalità, quali il franchising attualmente in sperimentazione in alcuni paesi, rispetto al quale manifestiamo la nostra contrarietà. Il UEWC riconferma inoltre la contrarietà ai diversi progetti di esternalizzazione, ovunque si realizzino, auspicando invece una approfondita valutazione con le strutture di rappresentanza dei lavoratori nazionali o del UEWC per i progetti transfrontalieri delle attività attualmente esternalizzate valutando gli attuali costi e i futuri benefici di eventuali re-internalizzazioni.
Il UEWC darà il massimo supporto in quei paesi dove il gruppo nonostante i buoni risultati operativi ed abbia distribuito i bonus al top management, non ha migliorato i livelli salariali dei Lavoratori ed in alcuni casi non hanno seguito gli indici inflattivi. Ribadisce altresì la necessità che venga ridotto il gap tra la retribuzione del top management e quelle dei lavoratori e auspica una sessione di I&C specifica sulle politiche retributive di gruppo.
Il UEWC conviene che la complessità delle norme che regolamentano l’attività bancaria implica per tutti i singoli lavoratori elevate responsabilità: l’attenzione che il gruppo riserva alla Compliance non deve tradursi in uno scarico di responsabilità ai livelli più bassi e tutte le iniziative in merito devono essere condivise con i rappresentanti dei lavoratori dei singoli paesi o a livello transnazionale.
Il UEWC ribadisce la necessità di implementare uno strumento che consenta in tutti i paesi in cui il gruppo è presente di garantire ai lavoratori degli standard minimi di diritti, sottolineando la validità della proposta di Global Framework Agreement già presentato ed auspicando l’inizio del confronto sulle modalità migliori e sui contenuti proposti per arrivare ad una sua rapida condivisione
A nome di tutti i lavoratori che rappresenta, il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit dà il più cordiale benvenuto al nuovo presidente Prof. Giuseppe Vita, che ha voluto partecipare ai lavori e portare personalmente il suo saluto. Il UEWC si riconosce nella convinzione del Presidente che una Europa più forte, unita e coesa è essenziale per l’economia dei nostri paesi. Il UEWC apprezza in particolare il riconoscimento da parte del Presidente del ruolo determinante dei lavoratori nel successo di un’azienda e la rinnovata disponibilità al confronto che dovrà contraddistinguere il top management.
Milano, 25 maggio 2012