AREA CREDITI SPECIALI RIORGANIZZAZIONE SPECIAL CREDIT E RESTRUCTORING

Il 3 aprile si è svolto a Milano il più volte richiesto incontro con l’Azienda, al fine di ottenere le necessarie informazioni sulla ristrutturazione dello Special Credit di UniCredit S.p.A. e rendere più chiare e comprensibili, ai lavoratori e al Sindacato, le iniziative aziendali assunte e in corso di assunzione.

La banca ha dichiarato che tale revisione organizzativa si è imposta come indispensabile strumento per affrontare efficacemente l’incremento del costo del rischio delle attività italiane – il doppio rispetto alla media del sistema bancario italiano -, anche a causa, a nostro avviso, delle politiche creditizie sbagliate perseguite in Italia dal management del gruppo negli anni scorsi, come più volte denunciato dalle OOSS. Il quadro potrebbe inoltre ulteriormente peggiorare a seguito della recessione in corso, che sta mettendo in crisi molte delle imprese affidate. L’elevato costo del rischio, e le conseguenti enormi svalutazioni del portafoglio crediti, stanno di fatto azzerando qualsiasi utile prodotto dalle attività commerciali italiane. Tale situazione è, in tutta evidenza, insostenibile.

A fronte delle specifiche richieste delle OO.SS., l’azienda ha più volte ribadito il
concetto di diversità giuridica e separazione sostanziale dei due soggetti aziendali coinvolti: la società del gruppo UniCredit UCCMB, da un lato, e lo Special Credit di UniCredit SpA, dall’altro, che svolgono attività diverse e diversamente regolate, come per altro imposto dalla normativa Banca d’Italia. Non sono previste future modifiche sui rispettivi assetti societari.
L’esigenza di creare maggiori sinergie fra queste due realtà del Gruppo e di monitorare il costo del rischio, agendo sui tempi e le dinamiche del recupero, ha spinto l’Azienda ad intervenire sull’organizzazione strutturale, individuando nell’Amministratore Delegato di UCCMB la figura su cui concentrare anche la responsabilità dell’iniziativa e delle strutture Workout e Restructoring di UniCredit.
Le novità, ad oggi, partono dalla Rete Commerciale, sia della Divisione Corporate sia F&SME, all’interno delle quali sono stati individuati ca. 250 gestori specializzati per competenze e professionalità (portafogli Special Situation), che dovranno seguire la clientela con un profilo creditizio problematico, con l’unico obiettivo di ridurre il rischio ad essa collegato e riportare, ove po
ssibile, i clienti ad un’operatività c.d. “in bonis”.
A conforto dell’attività posta in essere da questi colleghi e colleghe, è in corso di perfezionamento la costituzione di una struttura, per ora con caratteristiche di “pilota”, nella quale verrà accentrato tutto il processo di revoca degli affidamenti.
Secondo la visione aziendale, questa organizzazione di attività, consentirà ai gestori di essere alleggeriti da incombenze comunque delicate e all’azienda di accorciare ed efficientare i tempi di recupero del credito.
Detta struttura, inizialmente ubicata nella sola città di Torino, con competenza su tutto il nord Italia, vedrà il coinvolgimento di 20 colleghi/e; ove l’esito della iniziativa pilota, della durata di circa due mesi, si rivelasse positivo, essa sarà definitivamente estesa all’intero territorio nazionale.
Restano inalterate, con le proprie specifiche competenze e mansioni, le strutture del Restructuring e Workout di UniCredit SpA, pure coinvolte nella riorganizzazione, con circa 300 colleghi dislocati principalmente sulle piazze di Milano, Torino, Verona, Bologna, Roma, Napoli e Palermo.

All
e dettagliate richieste delle OO.SS, l’Azienda ha risposto che:

• non sono previste cessioni di ramo d’azienda;
• non risultano esuberi a valle di questa ri
organizzazione. Al contrario, in prospettiva, potrebbe presentarsi la necessità di inserimento di nuovo personale;
• sono es
clusi fenomeni di mobilità territoriale, se non in accoglimento di precise richieste di colleghi/e;
• nella gestione di eventuali distacchi, solo se assolutamente necessari, sarà ricercato il consenso dei lavoratori, come ormai da radicato costume della Banca. Allo stato insistono limitati casi di distacco parziale a soli fini di visibilità informatica su entrambe le società, UniCredit S
pa e UCCMB;

Le OO.SS. hanno segnalato che il passaggio da consulente impresa a consulente special situation è stato vissuto, in molti casi, come assegnazione ad un ruolo “minore”, nonostante la banca sostenga che s
i tratti di una valorizzazione professionale: ciò in conseguenza delle modalità, non sempre corrette, adottate dall’azienda. Abbiamo pertanto richiesto che venga prestata maggiore attenzione a questa criticità e si investa maggiormente sulla formazione del personale.

Su richiesta sindacale, è stata anche dichiarata, da parte aziendale, la disponibilità a svolgere sul territorio incontri dedicati, ove le RSA ne facciano espressa richiesta, per raccogliere necessità di ulteriore chiarimento circa la nuova organizzazione.

Consapevoli della particolare delicatezza e dell’importanza che riveste la riorganizzazione dello Special Credit, soprattutto dal punto di vista del miglioramento in termini di risultati aziendali, come OO.SS. ci aspettiamo che le competenti strutture aziendali gestiscano questa processo sempre in stretto contatto con il Sindacato, a liv
ello nazionale e locale che comunque non mancherà di seguire autonomamente e puntualmente l’evolversi della vicenda.


Milano, 6 aprile 2012


Le segreterie di Coordinamento di UniCredit Spa
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

Scroll to Top
Torna su
Ho bisogno di informazioni relative a: AREA CREDITI SPECIALI RIORGANIZZAZIONE SPECIAL CREDIT E RESTRUCTORING

Login