IL PUNTO SU UBIS

In coerenza con gli impegni assunti la scorsa settimana, l’intersindacale di Gruppo UniCredit si è riunita il 17 e 18 c.m. per predisporre una proposta unitaria complessiva in merito alla trattativa UBIS, con l’obiettivo di giungere ad un accordo che tuteli adeguatamente i lavoratori interessati, tenuto conto del contesto generale e del nuovo scenario aziendale (vedi progetto Newton).

Preso atto della impercorribilità, ribadita per l’ennesima volta dall’azienda nei giorni scorsi, anche ai Segretari Nazionali, della richiesta del cd. collegamento societario, la proposta sindacale si prefigge, in alternativa, un significativo rafforzamento delle garanzie occupazionali derivanti dall’accordo di integrazione di Capitalia Informatica in Ugis e Upa del febbraio 2008.
Nello specifico i principi generali della proposta unitaria sono così sintetizzabili:

1) dichiarazione aziendale di strategicità delle attività e dei dipendenti di UBIS e piena assunzione di responsabilità da parte del Gruppo rispetto alla salvaguardia e alla valorizzazione nel tempo del patrimonio professionale dei lavoratori coinvolti;

2)
estensione delle tutele occupazionali:

a)
in caso di cessioni, anche parziali, di attività oggi presenti in UBIS;
b)
in caso di cessioni a soggetti esterni, bancari e non;

c)
in caso di tensioni occupazionali comunque determinatesi, compreso il rientro dei lavoratori interessati in caso di re-insourcing di lavorazioni precedentemente cedute;

d)
a tutti i lavoratori presenti in UBIS alla data dell’accordo (esteso anche ai colleghi entrati nelle singole società successivamente al 31 dic. 2010) e a quelli che vi entreranno provenienti da altre aziende del Gruppo;

3)
significativa estensione, fino a 15 anni, delle garanzie occupazionali, a decorrere dall’evento;

4)
concreto e verificabile impegno aziendale al contenimento dei costi attraverso una semplificazione delle strutture di governo di UBIS, oggi assolutamente e incomprensibilmente ridondanti e in contraddizione rispetto al Piano Strategico, la riduzione delle consulenze, la razionalizzazione nell’utilizzo delle trasferte e degli appalti;
5)
salvaguardia del valore della multipolarità attraverso il mantenimento degli attuali Poli/distaccamenti;

6)
salvaguardia dei percorsi professionali e degli inquadramenti, delle flessibilità di orario in essere, compresi i part-time e il telelavoro;

7)
stabilizzazione dei lavoratori precari in servizio nelle aziende del perimetro UBIS;

8)
ultrattività degli RLS, delle strutture sindacali, delle Commissioni Pari Opportunità e Formazione;

9)
accoglimento delle richieste giacenti di trasferimento da UBIS verso la rete.



Si precisa che, in presenza di future procedure di cessioni di trasferimento di ramo d’azienda, il complesso delle sopra citate garanzie sarà oggetto di migliorative ulteriori negoziazioni in particolare per quanto attiene le tutele occupazionali.

Tale proposta complessiva sarà oggetto di confronto con l’azienda che al momento ha avanzato proposte del tutto impercorribili.

Il raggiungimento di un positivo accordo porterà al superamento di fatto delle unilaterali interpretazioni aziendali relative all’applicazione dell’art.2112 c.c.

Sulla base delle proposte sopra descritte si terranno assemblee unitarie in tutte le realtà interessate.

Milano, 18 gennaio 2012

Dircredito – FABI – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl/Credito – UILCA
Gruppo UniCredit

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