La trattativa sul Premio Aziendale è nata male ed è finita peggio.
Purtroppo, abbiamo dovuto constatare che l’Azienda non ha mai voluto realmente negoziare con il Sindacato per trovare un accordo.
La proposta Aziendale prevedeva, infatti, di abbattere il Premio Aziendale da 2300€ medi del 2009 a 1500€ per il 2010, lievitati nell’ultima proposta di ben 25€, e di escludere per i prossimi esercizi dalla platea dei beneficiari circa 7/8000 lavoratori, principalmente quanti avrebbero maturato i requisiti pensionistici e i nuovi assunti. Tutti questi lavoratori, invece, contribuiscono ai risultati aziendali.
Inoltre, l’Azienda proponeva, sempre per i prossimi esercizi, modalità di pagamento obbligatorie di parte del Premio Aziendale in Previdenza, esclusivamente sul Fondo Pensioni di Gruppo, e/o in azioni.
La costruzione del meccanismo proposto, prevedeva di prendere a riferimento il bilancio di una Capogruppo non ancora esistente, e indicatori di redditività e produttività inficiati dalle rettifiche su crediti, frutto di politiche aziendali del passato molto aggressive, che non abbiamo mai condiviso e sempre denunciato.
Proprio simili politiche, unite alla crisi economica tuttora in atto, stanno zavorrando l’andamento dei risultati economici aziendali del perimetro Italia e non sappiamo per quanti anni ancora lo faranno.
La formula proposta avrebbe, quindi, compromesso l’importo del Premio Aziendale anche dei prossimi anni, impedendone di fatto la crescita.
A fronte di questa pesante decurtazione del VAP negoziato, l’Azienda voleva mantenere mani libere per quanto riguarda Premi, Bonus e quant’altro ai soliti noti…..
Le scriventi OO.SS., hanno sempre affrontato il negoziato con senso di responsabilità, avendo recepito il difficile momento dei dati aziendali, esplicitato al tavolo dalla stessa Capogruppo, di cui, però, non viene data comunicazione ai lavoratori.
Certo, le scriventi OO.SS., non potevano, in ogni caso, accettare drastici ridimensionamenti della cifra del Premio e tantomeno condividere la riduzione della platea dei beneficiari.
La trattativa si è, quindi, interrotta.
A partire dal mese di settembre, inizierà un percorso di informativa e mobilitazione, attraverso l’indizione unitaria di assemblee in tutti i luoghi di lavoro, per discutere con i lavoratori la difficile situazione relativa a quanto sopra e alle ricadute sui dipendenti del progetto One4c.
Milano, 29 luglio 2010
Le Segreterie di Gruppo di UniCredit Group
Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Silcea Sinfub Ugl Credito Uilca