=> I D I P E N DE N T I :
-> Febbraio 2008 :“ … .. . .. il Banco di Sicilia resterà una grande banca al servizio del suo territorio. Valorizzeremo le sue tante professionalità ….”
-> Oggi : Il c.d.a. di giorno 16 Marzo, si appresta a compiere l’ultimo atto della permanenza in vita del BdS, cancellando, tra l’altro, qualche secolo di storia.
La mortificazione delle professionalità, realizzata attraverso la pratica del demansionamento, è oramai diventata prassi quotidiana, applicata in lungo ed in largo.
Andiamo incontro all’ennesima ristrutturazione/riorganizzazione degli ultimi anni. Alcune banche/strutture negli ultimi 18 mesi ne hanno smaltito più di una. Un simile modo di operare non può essere giustificato solo dalle avversità congiunturali di mercato ma va anche correlato ad errori di programmazione. La nuova operazione societaria sembra nascere, tra l’altro, all’insegna della richiesta di sacrifici ai dipendenti . In tal senso, il Gruppo ha di recente dichiarato che tra i drivers principali (del Gruppo) per il prossimo triennio vi è anche quello dell’abbattimento dei costi strutturali d’impresa, da realizzarsi ricorrendo all’utilizzo di alcune leve quali: 1) ricorso alla mobilità territoriale/geografica; 2) contrazione della forza lavoro attraverso il non ricambio occupazionale, se non parziale, delle uscite già concordate e del turn-over fisiologico.
A pagare sono sempre i “soliti noti”, senza che quei manager che non hanno saputo per tempo individuare le opportune soluzioni vengano allontanati.
1) COME SI SPOSA TUTTO CIO’ CON LA “Trasparenza, il Rispetto e la Reciprocità“ PROFESSATI NELLA CARTA D’INTEGRITA’?
-> Dicembre 2007 :“……. porteremo il lavoro, le attività, dove ci sono i dipendenti …..”
1) CHE FINE FARANNO I DIPENDENTI LE CUI POSIZIONI LAVORATIVE SARANNO CLASSIFICATE IN “ECCEDENZA“, POSTO CHE L’AZIENDA HA DI RECENTE AFFERMATO CHE LE STRUTTURE SICILIANE DI MULTIPOLARITA’ NON SONO PIU’ IN GRADO DI ASSORBIRE PERSONALE, ANCORCHE’ DEMANSIONATO?
=> I C L I E N T I
-> Marzo 2008 : “……. Saremo la banca del territorio e per meglio servirlo ci organizziamo divisionalmente…”
Il “fantasmagorico” modello divisionale doveva essere lo strumento di certa e sperimentata realizzazione del miracolo Unicredito. Un anno e mezzo dopo è sotto gli occhi di tutti la fine che hanno fatto le granitiche certezze di allora. In Sicilia la clientela cambierà ancora una volta numero di conto, codice iban e, quasi certamente, il riferimento nella relazione cliente–banca, con l’inevitabile rischio di ulteriori pesanti ricadute sulla fidelizzazione della stessa. Nel solo 2009 sono stati persi in Sicilia migliaia di clienti. Basta leggere i trionfalistici annunci degli altri competitors presenti sul territorio per capire dove sono finiti. Costoro si sono semplicemente limitati a copiare, con successo, il modello di servizio che offrivamo sul territorio prima.
1) NON PENSA CHE TUTTO CIO’ SIA IMPUTABILE AL CLIMA DI TOTALE CONFUSIONE CHE REGNA NEL GRUPPO?
1) NON CREDE CHE PIUTTOSTO CHE NAVIGARE A VISTA, MINANDO ULTERIOLMENTE IL RAPPORTO DI FIDUCIA CON LA CLIENTELA, SIA IL CASO DI VALUTARE LA POSSIBILITA’ DI INTRODURRE SPECIFICITA’ DI MODELLO DI SERVIZIO PIU’ FUNZIONALI ALLE ESIGENZE DELLA CLIENTELA LOCALE?
=> LE C O M U N I T A’ T E R R I T O R I A L I:
Le travagliate vicissitudini aziendali, unitamente alla grande confusione operativa creatasi mesi fa in alcuni comparti (enti docet), hanno allentato il tradizionale e quasi esclusivo rapporto che il Banco aveva con le Comunità locali siciliane. Inoltre, l’eccessiva standardizzazione dei prodotti ha portato al sostanziale abbandono di taluni ambiti di attività (esempio: credito agrario, credito peschereccio etc…), con conseguente abbandono di ampie fette di mercato.
1) NON PENSA CHE TUTTO CIO’ SIA IN GRANDE CONTRASTO CON LA DICHIARATA VOLONTA’ DI COSTRUIRE UNA “BANCA DEL TERRITORIO”?
2) NON CREDE CHE PER FARE “BANCA DEL TERRITORIO”, IN UNA REGIONE DI 5 MILIONI DI ABITANTI, E CON POLIEDRICHE PECULIARITA’, SIA NECESSARIO IMPIANTARE SUL TERRITORIO LA SUA FABBRICA PRODOTTI, OLTRE CHE LASCIARE GLI ORGANI DECISIONALI, IN MODO TALE DA POTER OFFRIRE RISPOSTE RAPIDE AI BISOGNI SPECIFICI DEL MERCATO ISOLANO?
3) NON PENSA CHE QUANTO SI VUOLE REALIZZARE, CON LA PREANNUNCIATA RIORGANIZZAZIONE, E’ L’ESATTO OPPOSTO DI CIO’ DI CUI HA REALMENTE BISOGNO IL TERRITORIO’?
=> L’OCCUPAZIONE
-> Autunno 2007 : “ ……. assicureremo lo sviluppo delle professionalità esistenti e nuove opportunità occupazionali “
1) SIG. PROFUMO LO SA CHE NELLE REALTA’ DEL GRUPPO UNICREDIT PRESENTI IN SICILIA SI REGISTRA UNA COMPLESSIVA CONTRAZIONE DI CIRCA 1500 POSIZIONI LAVORATIVE IRRIMEDIABILMENTE PERSE?
2) LO SA CHE IN SICILIA IL GRUPPO NON ASSUME PIU’ NESSUNO DA DUE ANNI, NEANCHE LE VEDOVE DEI COLLEGHI MORTI PER CAUSE DI SERVIZIO?
3) E’ AL CORRENTE CHE L’INDOTTO CHE RUOTAVA ATTORNO AL BANCO DI SICILIA, E CHE DAVA LAVORO A CIRCA 2000 PERSONE, OGGI NE OCCUPA NON PIU’ DI OTTOCENTO?
4) LO SA CHE DIVERSI LAVORATORI DELL’INDOTTO LAVORANO AL DI FUORI DI QUALSIASI REGOLA CONTRATTUALE E CHE, PER ESEMPIO, LA RETRIBUZIONE DI UNA ADDETTA ALLE PULIZIE E’, IN DIVERSI CASI, PARI A 5 EURO?
5) E’ AL CORRENTE CHE LA DELOCALIZZAZIONE, VERSO I PAESI DELL’EST EUROPA, DI ATTIVITA’ E SERVIZI COMPLEMENTARI HA GIA’ PRODOTTO I LICENZIAMENTI DI ADDETTI DI SOCIETA’ DELL’INDOTTO (SETESI)?????????
6) – LO SA LEI, LA POLITICA, LE RAPPRESENTANZE SOCIALI LOCALI E NON, L’OPINIONE PUBBLICA ISOLANA E NON, CHE LA DIMENSIONE DELLA CONTRAZIONE DELLE POSIZIONI LAVORATIVE DELL’INDOTTO, IN SICILIA, A SEGUITO DEI PROCESSI RIORGANIZZATIVI REALIZZATI NEL GRUPPO, E’ PARI A CIRCA QUELLE PAVENTATE DA FIAT TERMINI IMERESE ED ITALTEL CARINI MESSE INSIEME?
SIG. P R O F U M O
Il tempo delle sperimentazioni e dei proclami è finito. E’ costato socialmente tanto.
Ci dica con chiarezza come intende sviluppare un modello di “banca del territorio” in un mercato, quello isolano dove, più che i prodotti ed i servizi, è la relazione il collante vero tra cliente e banca.
I lavoratori siciliani, la Sicilia tutta, attendono fatti e risposte….
Palermo, lì 02/02/2010
Le Segreterie di Coordinamento Aziendale Banco Di Sicilia – UniCredit Group
FABI FIBA-CISL FISAC/CGIL SILCEA UILCA