INCONTRO CON L’AMMINISTRATORE DELEGATO

Comunicato n.2/2010
Verona, 28 gennaio 2010


Le OO SS hanno incontrato il 26 gennaio a Milano una delegazione aziendale composta dal Sig. Peluso Amministratore Delegato, dal Sig. Vergnano Capo del Personale e dal Sig. Ceglie Responsabile delle Relazioni Sindacali.
L’incontro, sollecitato da parte nostra, aveva un duplice obiettivo:

– acquisire, da parte del massimo rappresentante aziendale, il quadro complessivo della delicata fase in relazione all’attuale momento e alle future prospettive di Uccb;
– rappresentare alla parte datoriale le questioni sulle quali intendiamo impegnare l’Azienda, nel breve periodo, in particolare su alcune problematiche di rilievo che riguardano i dipendenti e che attendono una soluzione.

Abbiamo rappresentato all’Azienda lo stato d’animo dei dipendenti di Uccb soggetti ad un’onda lunga di ristrutturazione organizzativa. E’ esattamente un anno, dagli inizi del 2009, che siamo stati interessati da una riorganizzazione che si è formalizzata solo a fine anno e che peraltro è ancora in fase di attuazione organizzativa, come abbiamo descritto nel precedente comunicato sindacale del 13 gennaio. Nel contempo si è materializzata ed ha assunto contorni sempre più preoccupanti la crisi economica che, nel settore del credito, ha colpito il mondo corporate in maniera particolare e ciò ha avuto effetti molto pesanti sui conti e sulla redditività aziendale. In assenza di una modifica societaria, quale è presupposta con il progetto ONE4C, saremmo di fronte, come banca, ad una prospettiva ed uno scenario dai contorni particolarmente preoccupanti.

Il dott. Peluso su questi aspetti ha dichiarato che il ritardo della riorganizzazione, che era stata annunciata il 24 febbraio dello scorso anno, è avvenuto in relazione alle questioni legate alla riportafogliazione. Averla fatta quando era chiaro l’indirizzo di capogruppo sul progetto riorganizzativo garantisce la “trasportabilità” del nostro modello nella annunciata nuova dimensione del cosiddetto “bancone”. Questo dovrebbe garantire i nostri gestori, portatori di un’alta e specifica professionalità, circa l’assetto di modello della nuova banca.
Rispetto alle condizioni di salute e ripresa economica, per lo meno relativamente al 2010, l’A.D. ha tenuto a precisare che il recente aumento di capitale pone le condizioni per una ripresa selettiva degli impieghi e conseguentemente l’opportunità di una ripartenza in termini di operatività. A questo proposito le attese di crescita da parte di capogruppo sono, relativamente al margine di intermediazione, nell’ordine di due cifre.

Da parte sindacale abbiamo inteso dichiarare alla delegazione aziendale una serie di impegni che per noi rivestono un aspetto di priorità e che intendiamo realizzare nel breve periodo.

Stiamo parlando delle definizioni inquadramentali:

1. dei nuovi ruoli professionali a seguito della riorganizzazione. Le nuove strutture EFO; AQM e Responsabile di Team;

2. della armonizzazione per gli ex dipendenti Capitalia.

In merito al primo punto intendiamo dare piena e compiuta applicazione all’Accordo di riorganizzazione che abbiamo firmato il 3.11.2009. In quell’accordo le Parti si sono date atto che nel momento che le strutture fossero state costituite nella loro operatività si sarebbe dato luogo ad una definizione inquadramentali in quanto ruoli non presenti all’epoca della stipula del Cia. Siamo convinti che una soluzione oltre che doverosa serva come atto di coerenza e conferma delle scelte riorganizzative.

Sul secondo punto è stata a suo tempo stata fatta tra le parti una scelta di ultrattività fino al31.12.2010 delle normative Capitalia. Tuttavia l’approssimarsi della scadenza dell’1.11.2010 data di nascita della nuova banca, ci impegna ad una sollecitazione particolare della questione. Vogliamo pertanto verificare una soluzione prima con l’azienda e successivamente con le delegazioni di Capogruppo.

Su questi punti la nostra volontà di operare per una soluzione in tempi brevi è stata indirizzata in maniera oltremodo chiara ed esplicita all’Azienda che ha dichiarato la propria disponibilità.

L’Amministratore Delegato ci ha confermato che sono attivi tavoli di lavoro trasversali (corporate, retail e private) sulle soluzioni organizzative legate all’integrazione. Inoltre il management ha avviato road show di ascolto nelle principali località, oltre a riunioni con personale della rete, allo scopo di selezionare i problemi.

In relazione all’impatto del progetto di fusione abbiamo espresso una particolare preoccupazione per ciò che attiene alla DG, soggetta a maggiori rischi di ridimensionamento e di ricollocazione.
Su questo piano l’A.D. ha dichiarato che le funzioni, a partire dalla divisione crediti, restano in piedi e che la riduzione di personale prevista è limitata.

L’anno in corso non sarà un anno semplice per la complessità delle modifiche in corso. Le riorganizzazioni sono sempre momenti critici spesso inframmezzati da veri e proprie situazioni di sbandamento, per questo abbiamo invitato l’Azienda affinché nei prossimi mesi, con l’evoluzione dei processi organizzativi, vi sia una chiarezza dispositiva e presidi con autonomie e deleghe chiare.

Da parte sindacale abbiamo affermato che la fase che ci attende non permette cadute di toni, né di tensione, nella tutela di lavoratrici e lavoratori e che pertanto il presidio sindacale in Banca Corporate, dalle applicazione del CCNL e CIA alle problematiche di riorganizzazione, dovrà essere adeguato e continuo.

Le Segreterie degli Organi Coordinamento
FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA

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