Il 10 novembre 2009 si è svolto in UniCredit Banca di Roma un incontro durante il quale il Responsabile delle Relazioni Sindacali ha informato le scriventi OO.SS. sulle linee generali del nuovo progetto di servizio denominato ONE4C.
L’azienda ha subito precisato che le notizie apparse negli ultimi giorni sulla carta stampata o riportate dai media, pur essendo verosimili, non possono essere prese a riferimento. L’unica cosa certa è che nel CdA previsto per dicembre sarà portato in approvazione un progetto di evoluzione del business a livello internazionale ed il conseguente riassetto organizzativo del Gruppo.
Detto modello di servizio del nostro Gruppo si prefigge l’obiettivo di:
– rafforzare la centralità del cliente;
– migliorare la prossimità ai territori.
In particolare, detta evoluzione sarà volta a fornire risposte agli specifici punti di attenzione che sono emersi negli ultimi mesi (Customer Satisfaction e dialogo con il territorio) e comporterà una revisione dei criteri di segmentazione con un maggior focus su:
– segmento Small and Medium Enterprises (Piccole e Medie Imprese), elementi chiave dell’economia nei principali paesi dove siamo presenti, per i quali il Gruppo attualmente non sviluppa un’offerta unica ed integrata (Small Business nel Retail, small Corporations nel Corporate e Investment Banking);
– segmento Private Banking, per offrire il miglior modello di consulenza specializzata a tutti i clienti con significativi patrimoni finanziari raggiungendo così le dimensioni europee richieste.
Le linee di intervento consisteranno in:
– un “accorciamento” della catena decisionale con maggiore responsabilizzazione delle reti distributive;
– un miglioramento dei processi chiave (es.: processo del credito, gestione dei reclami);
– piani di azione locali disegnati per intercettare specifici problemi/bisogni nei territori;
– la creazione di interfaccia dedicate per le comunità locali e i loro stakeholders.
La revisione dei criteri di segmentazione rappresenterà un rafforzamento ed un’evoluzione del modello divisionale e porterà ai seguenti 4 segmenti chiave:
CORPORATE
Trasformazione in una piattaforma internazionale per supportare:
– un utilizzo frequente di un’ampia gamma di specialisti di prodotto;
– l’impronta internazionale e la crescita dei nostri clienti;
– l’accesso ai mercati dei capitali.
Questo segmento sarà focalizzato sul large Corporate con un fatturato annuo superiore a 50 mln €
SME (Small and Medium Enterprises – Piccole e Medie Imprese)
Creazione di una nuova rete per supportare il business e la crescita della clientela di riferimento attraverso un modello di servizio su misura e una rete di distribuzione dedicata per incontrare i bisogni delle PMI (Piccole e Medie Imprese) con fatturato fino a 50M di Euro, che rappresentano il principale motore della crescita economica nei paesi chiave dove è presente il Gruppo UniCredit.
FAMILIES
Questa rete costituirà per le Famiglie una piattaforma attraverso la quale gestire la relazione individuale ad un costo sostenibile per i nostri clienti che detengono un patrimonio inferiore a 0,5 mln di Euro.
PRIVATE
Sarà un modello di consulenza specializzata per raggiungere una dimensione di eccellenza a livello europeo; la soglia minima sarà di 0,5 mln di Euro di patrimonio finanziario totale.
Nel perimetro Italia verranno creati dei “Referenti territoriali” trasversali alle Divisioni e ai quattro segmenti, come interfaccia tra il Gruppo UniCredit e gli stakeholders locali (fruitori, non solo azionisti) con l’obiettivo di:
– fornire un unico punto di riferimento ai suddetti stakeholders ;
– interfacciare gli stakeholders interni trasversalmente alle Divisioni Corporate, Private, Retail.
Saranno Senior leaders focalizzati nel promuovere una visione unica della presenza di UniCredit sui territori e faranno leva sulla loro esperienza e conoscenza del Gruppo per meglio servire le comunità locali italiane.
I Referenti Territoriali saranno sette ed assieme ai tre responsabili delle tre Divisioni (Piccini per il Retail, Peluso per il Corporate, Prunotto per il Private) formeranno un Comitato di controllo che riferirà direttamente a Profumo.
Se saranno superate tutte le incombenze derivanti dalla ristrutturazione del Gruppo, non ultime le autorizzazioni di Banca d’Italia, la decorrenza del nuovo modello organizzativo, la cui definizione è ancora in corso, sarà 1/11/2010, momento in cui avverrà l’integrazione delle tre Banche Commerciali.
A seguito di nostra specifica richiesta di chiarimento in merito alle notizie riportate dalla stampa sul numero di nuovi esuberi di personale riferibili al progetto complessivo, l’Azienda ha tenuto a precisare che esse sono destituite di qualsiasi fondamento e, eventuali eccedenze, potrebbero essere gestite attraverso la mobilità professionale e territoriale.
La ristrutturazione comporterà, nel breve, per le tre banche commerciali l’introduzione di un nuovo modello di Relazioni Industriali che rimarrà operativo fino all’avvio del c.d. “Bancone” previsto per il 1/11/2010.
In questa fase i rapporti sindacali delle Segreterie di Coordinamento di UBdR, UCB e BdS faranno capo ai rispettivi Capi del Personale e/o, a seconda delle tematiche, direttamente con il responsabile delle Relazioni Industriali della Divisione Retail che ha sede a Bologna.
Mentre sul nuovo modello organizzativo del Gruppo avremo tempo e modo di approfondirne i contenuti, le rilevanti novità sull’interlocuzione dei rapporti sindacali hanno suscitato, nella delegazione sindacale, una forte preoccupazione e non condivisione della scelta effettuata.
Abbiamo ritenuto infatti molto grave l’eliminazione del responsabile dedicato alle relazioni sindacali in azienda, che si sostanzia, nei fatti, nel trasferimento da subito, e quindi con un anno di anticipo, dei rapporti sindacali dai tavoli aziendali ad un tavolo di Divisione.
Questo potrebbe comportare, a nostro avviso, una dispersione delle specificità di UBdR, in una fase ancora di assestamento culturale, durante la quale è quanto mai necessario un approfondito confronto tra il sindacato e l’azienda in un materia così importante che esige la conoscenza ed il rispetto delle norme e le procedure contrattuali.
Abbiamo infine sottolineato quanto sia delicata la fase che ci apprestiamo ad affrontare tra poche settimane con la fuoriuscita (per esodi e pre-pensionamenti) di oltre 530 lavoratori da “UniCredit Banca di Roma”, quasi tutti dalla Rete, e le inevitabili tensioni che verranno a determinarsi per un organico complessivo ormai ridotto al di sotto dei minimi termini.
Le assunzioni ancora da effettuare a gennaio non saranno sufficienti.
Per discutere di questi importanti temi e delle problematiche ancora aperte, ci attiveremo per un incontro a breve con il Capo del Personale.
Roma, 10 novembre 2009
Le Segreterie di Coordinamento – UniCredit Banca di Roma
Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Silcea – Ugl Credito – Uilca