Nell’ambito della procedura contrattuale ex art.15, si è svolto a Verona un ulteriore incontro con la presenza, come richiesto da queste OO.SS., di un Rappresentante di Capogruppo, a sottolineare la portata di questa riorganizzazione.
Come da nostra richiesta, il 19 ottobre l’Azienda ci ha presentato un’ipotesi di lavoro per arrivare entro breve alla definizione di un accordo che contenga le regole ed una serie di tutele per i lavoratori di UCCB interessati dalla riorganizzazione.
Come convenuto nel precedente incontro, l’Azienda ha presentato una bozza di accordo che contiene la proposta di regole e tutele per i lavoratori di UCCB. L’Azienda ha stimato in circa 200 il numero di “veri esuberi” interessati alla riorganizzazione.
La bozza di accordo contiene alcune delle questioni che ritenevamo essenziale sancire in un documento condiviso, quali la gestione interna delle eccedenze derivanti dalla riorganizzazione, la formazione e riqualificazione, l’utilizzo marginale della mobilità territoriale, il passaggio individuale ad altra Società del Gruppo; tuttavia, tale impostazione è certamente da integrare con altri importanti argomenti, cosa che faremo già nel prossimo incontro, fissato per lunedì 26 ottobre, e cioè:
– la tutela dei percorsi di carriera pregressi per coloro che cambiano ruolo;
– il mantenimento di alcune previsioni collegate ai ruoli;
– la conferma delle buone prassi aziendali in materia di mobilità;
– la realizzazione delle previsioni del CIA ancora in sospeso;
– la limitazione delle prestazioni straordinarie o supplementari;
– l’evasione delle domande di part time che venissero presentate;
– l’accoglimento delle domande di trasferimento attualmente in sospeso.
Se da una parte, quindi, registriamo un atteggiamento propositivo da parte Aziendale, permangono tuttavia i comportamenti di persone con responsabilità, anche importanti, i quali nella relazione con i colleghi e le colleghe utilizzano modalità poco rispettose della dignità dei lavoratori e sovente esercitano indebite pressioni per forzare scelte non gradite.
Il persistere di atteggiamenti di questo genere ci spinge ancora di più verso la stesura di un accordo che possa, nei fatti, costituire una reale garanzia per tutti coloro che a seguito di questa riorganizzazione vedono stravolte le proprie prospettive professionali.
Con l’incontro di ieri abbiamo quindi iniziato un percorso verso la conclusione di un vero accordo. Restano, tuttavia, ancora da definire alcuni importanti dettagli, di carattere numerico, essenziali per cogliere pienamente gli impatti della riorganizzazione e determinare le reali necessità di ricollocazione.
Le Segreterie di Coordinamento