SSC HR e Segnalazioni di Vigilanza di UniCredit e di UcFin in UCBP

Il giorno 16 ottobre u.s. è stato unitariamente siglato l’accordo sul trasferimento indicato.

L’accordo raggiunto riafferma la centralità strategica di UCBP e il suo consolidarsi quale polo strategico di riferimento per le attività amministrativo/contabili a favore di tutte le società del nuovo Gruppo.

Nel corso delle assemblee, indette a Milano e Roma da queste OO.SS., erano emerse preoccupazioni da parte delle lavoratrici e lavoratori coinvolti dall’operazione con particolare riguardo alla recente trasformazione in forma consortile di UCBP., e, più in generale, alle garanzie occupazionali.

A tal proposito nella premessa, parte integrante dell’accordo, si ricorda che UCBP (allora UPA) fu:

“costituita a suo tempo nella configurazione giuridica di Società Consortile per Azioni e successivamente trasformata in Società per Azioni, nel corso del 2009 ha nuovamente assunto la forma originaria di Società Consortile per Azioni;”

e si afferma che:

“il susseguirsi di tali modificazioni nel tempo – così per UCBP come per le altre aziende del Gruppo interessate da analoghe vicende – non produce alcun effetto sull’applicazione delle norme di legge e contrattuali, anche di secondo livello, afferenti i rapporti di lavoro, senza pertanto alcuna correlata soluzione di continuità nella vigenza degli accordi sindacali tempo per tempo stipulati.”



Nell’accordo viene riconfermata “ad abundantiam” la piena appartenenza di UCBP all’Area Contrattuale del settore Credito (ABI).

E’ ribadito che per le lavoratrici e lavoratori interessati varranno le PRASSI e gli ACCORDI di Gruppo in vigore, compresi i cd “premi di fedeltà” (25° e 35°) con salvaguardia dei periodi pregressi, oltre alla normativa specifica di UCBP.


In tema di garanzie occupazionali, non previste in Capogruppo ed UCFin, trovano inoltre piena applicazione l’art. 9 dell’Accordo di Integrazione Capitalia Informatica/UPA/UGIS del 29 febbraio 2008 e l’art. 10 dell’Accordo 4 dicembre 2008 i quali prevedono che:

– (…) qualora dovessero generarsi tensioni occupazionali connesse a crisi aziendali, ridimensionamento/ridistribuzione territoriale dei poli e/o distaccamenti, perdita del controllo – diretto o indiretto – da parte della Capogruppo, vendita o cessazione dell’azienda, UniCredit assicura al personale che dovesse risultare in eccesso la riallocazione, ove possibile nell’ambito della provincia/area metropolitana, presso l’Azienda di origine ovvero altra Azienda del Gruppo(…).”

– (…) Nel caso di cessione di UPA/UGIS a soggetti non bancari esterni al Gruppo, ove le tensioni occupazionali dovessero emergere successivamente entro il limite massimo di sei anni dalla data dell’evento, la Capogruppo e le aziende trasferenti si renderanno disponibili a riallocare – ove possibile nell’ambito della provincia/area metropolitana, presso l’Azienda di origine ovvero presso altra azienda del Gruppo – il personale che dovesse risultare in eccesso a seguito di insourcing di attività, di esternalizzazione delle medesime ad altro soggetto ovvero di fallimento comunque connesso ai due eventi sopraccitati.(…)”

– (…) al fine di evitare impatti negativi sull’attuale occupazione nel perimetro nazionale, fermo restando l’allineamento dei perimetri, il Gruppo si impegna per la durata del Piano Triennale a non porre in essere nuovi e diversi processi di internazionalizzazione delle attività amministrativo/contabili rispetto a quelli attivati sulla base dei precedenti piani di integrazione/industriali.”


Inoltre trova applicazione la previsione per la quale: “(…) le aziende di provenienza (…) di concerto con USI e UPA (ora UGIS e UCBP), manifestano la propria disponibilità, in presenza di particolari e gravi necessità di carattere personale e/o familiare – debitamente documentate – a consentire, compatibilmente con le esigenze aziendali, al rientro di lavoratori nell’organico dell’azienda di origine.”


Inoltre abbiamo acquisito la disponibilità del Gruppo Unicredito all’apertura di un tavolo di trattativa con la finalità di migliorare le previsioni relative all’informazione e consultazione in caso di ristrutturazioni, cambiamenti di assetto societario etc., di tutte le società del Gruppo (società consortili comprese) anche in relazione alle nuove disposizioni legislative in materia.
L’apertura di questo confronto rappresenta una novità assoluta per il settore bancario.
Il primo incontro su questo argomento è già stato fissato per il prossimo 28 ottobre.


Le scriventi OO.SS. ritengono che questo Accordo estenda tutele e diritti a lavoratrici e lavoratori oggetto della cessione soddisfacendo pienamente i requisiti di garanzie ed equità che di volta in volta nel Gruppo Unicredito hanno caratterizzato gli Accordi che hanno accompagnato le innumerevoli operazioni di ristrutturazione con il coinvolgimento di migliaia di lavoratrici e lavoratori.

A breve saranno indette le assemblee delle colleghe e dei colleghi interessati.

16 ottobre 2009


Le Segreterie Nazionali
Le Delegazioni di Gruppo
Gli Organi di Coordinamento di UCI – UCFin – UCBP
FABI FISAC – CGIL FIBA – CISL SILCEA UGL Credito UILCA – UIL

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