Sulla base di quanto stabilito e deciso negli Ordini del Giorno delle Assemblee dei Lavoratori tenutesi a Cologno e Milano-Bodio, questa mattina, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente in tema di regolamentazione dell’esercizio di sciopero nel settore del credito, in qualità di Rsa unitarie del Polo di Cologno/Milano-Bodio, abbiamo consegnato all’Azienda la lettera di avvio della procedura inerente il tentativo di conciliazione in materia di sciopero.
La normativa vigente contempla una serie di fasi che prevedono: la convocazione delle parti presso la sede di A.B.I., entro cinque giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione effettuata dalle Rsa., per l’esperimento del tentativo di conciliazione ; nel caso di fallimento del tentativo di conciliazione la proclamazione dello sciopero deve avvenire dopo almeno dieci giorni di calendario da quella data.
I Lavoratori ed il Sindacato ribadiscono la loro assoluta contrarietà al progetto di riorganizzazione aziendale per le pesanti ricadute che esso determina sulle condizioni di lavoro, professionali e personali dei Lavoratori coinvolti.
I Lavoratori ed il Sindacato riaffermano che la chiusura delle attività di Produzione del Polo di Cologno/Milano-Bodio provoca un forte depauperamento di competenze, professionalità e know-how ( e quindi genera gravi diseconomie nell’intera Azienda) ed interviene su di un Polo che si è caratterizzato negli anni come vero e proprio motore ed artefice della re-ingegnerizzazione dei processi e dell’efficientamento del back-office; un Polo dove, peraltro, ai Lavoratori della Produzione è stato più volte riconosciuto (da parte di A.D., D.G. e Management) il ruolo di attori protagonisti della storia di successo fino ad ora scritta dell’Azienda. E’ forte la preoccupazione per il futuro che potrebbe determinarsi nell’intera Azienda a seguito di una riorganizzazione di questo genere, che passa attraverso la chiusura di Poli, che disperde quell’enorme patrimonio rappresentato dalle competenze specialistiche dei suoi Lavoratori, che sconvolge assetti, equilibri ed efficienze consolidati negli anni. E’ di difficile comprensione (e senz’altro non condivisibile) la logica ed il riferimento alla necessità di tagliare i costi, anche logistici, che porta alla chiusura del comparto di Produzione in un Polo che comunque prevede la permanenza di gran parte delle attività di Governance nazionali ed internazionali dell’Azienda.
I Lavoratori ed il Sindacato ritengono insufficienti ed inadeguate le opportunità di ricollocazione offerte, fino ad ora, dall’Azienda.
I Lavoratori ed il Sindacato ribadiscono l’imprescindibile necessità che vengano mantenute delle attività di Produzione sul Polo di Cologno/Milano-Bodio e che vengano individuate e realizzate soluzioni di ricollocazione compatibili con le competenze professionali e le condizioni personali dei Lavoratori.
Cologno M., 28/05/2009
Le Rsa delle OO.SS. di UCBP Cologno/Mi Bodio