Questa Azienda grazie al fondamentale e determinante contributo in termini di capacità, professionalità ed impegno dei suoi Lavoratori è nata, è cresciuta e si è sviluppata al punto da divenire Azienda di successo, leader e titolare del back-office internazionale di tutto il Gruppo.
Questa Azienda ha deciso colpevolmente di ignorare questi elementi che rappresentano i suoi veri “fattori critici di successo”.
Questa Azienda ha deciso unilateralmente di chiudere 5 Poli e così facendo, di disperdere quell’enorme patrimonio in termini di competenze e professionalità rappresentato dai 376 Lavoratori dei 5 Poli oggetto di chiusura.
Questa Azienda non ha voluto ascoltare le legittime richieste dei Lavoratori e del Sindacato; questa Azienda ha deciso di portare a compimento un progetto, disegnato sulla carta con la cesoia del “cost cutting”, incurante delle pesantissime ricadute sui Lavoratori che lo stesso progetto inevitabilmente avrebbe provocato.
Questa Azienda che dichiara , a tutti i livelli dirigenziali, ed in ogni luogo (portale, road-show, people survey), di porre al centro del suo universo e del suo agire le “risorse umane,” mette poi alla porta 376 Lavoratori e li costringe ad una pesantissima e complicatissima riconversione.
Il risultato e le conseguenze di questo agire sono ben presenti ai Lavoratori del Polo di Cologno/Milano-Bodio (e ovviamente degli altri 3 Poli coinvolti), tanto più in questi giorni in cui sono impegnati nei colloqui e nelle riunioni per individuare le possibili ricollocazioni..
E’ del tutto evidente che ricollocazioni che prevedono attività con adibizione prevalentemente telefonica (ed usiamo un eufemismo) e con la previsione di turni sono assolutamente inconciliabili con le caratteristiche professionali e le condizioni di vita dei Lavoratori del Polo di Cologno/Milano-Bodio.
E’ altrettanto evidente l’insufficienza e l’inadeguatezza delle 4 ipotesi di ricollocazione attualmente indicate dall’Azienda: Banca Diretta Multicanale, Customer Recovery (Ge.Mo.), UniCreditBanca (la “rete retail”), SSC Finance & Accounting.
Ulteriore elemento di grande criticità è rappresentato dalle forti problematicità connesse all’ubicazione della sede individuata per lo SSC Finance & Accounting: la comunicazione ufficiale originaria, data dal Gruppo, individuava tale sede in Bodio; successivamente abbiamo assistito ad un penoso e contraddittorio rincorrersi di voci ed ipotesi che hanno portato alla unilaterale decisione del Gruppo, comunicataci in data 11/05, di collocare la sede in Piazza Durante.
Questa Azienda ha quindi una enorme responsabilità nei confronti dei suoi Lavoratori, una responsabilità evidente ed oggettiva.
Questa Azienda non può assolutamente “tirarsi indietro”, non può esimersi dall’assunzione di questa responsabilità, deve quindi concretizzarla attraverso un forte e risoluto impegno con l’obiettivo imprescindibile di individuare e realizzare luoghi, opportunità e realtà di ricollocazione che siano rispettose delle condizioni di lavoro, di vita e personali dei Lavoratori del Polo di Cologno/Milano-Bodio.(e ovviamente anche dei Poli di Treviso, Brescia, Modena).
Questo è un impegno ineludibile che è a carico dell’Azienda e del Gruppo; i Lavoratori ed il Sindacato misureranno e valuteranno nei fatti le azioni e le risposte aziendali e decideranno le eventuali iniziative di mobilitazione da porre in campo per tutelare i loro legittimi diritti e le loro condizioni di vita e di lavoro.
Cologno Monzese, 11 maggio 2009
le Rsa delle OO.SS. di Ucbp Cologno/Mi Bodio