A distanza di pochi giorni dal precedente comunicato, affrontiamo gli ulteriori problemi in sospeso con l’azienda, ai quali ci aspettiamo venga fornita una risposta già negli incontri fissati per il 7-8 aprile.
GESTIONE ATM
La Commissione Tecnica, composta da lavoratori e lavoratrici in rappresentanza delle OO.SS. e da responsabili aziendali, è stata istituita nel Dicembre 2008 con lo scopo di analizzare e trovare possibili soluzioni alle problematiche di gestione che gli Atm Evoluti presentano nell’operatività quotidiana.
Nonostante i reiterati inviti delle OO.SS., la commissione è stata convocata per la prima volta soltanto lo scorso 3 marzo.
La sensazione che l’azienda consideri la Commissione come un fastidio è stata confermata sin dai primi minuti di lavoro.
Nonostante gli Atm evoluti siano presenti negli sportelli di Ucb da 3 anni, l’azienda ha richiesto altri QUATTRO mesi di sperimentazione, a seguito della ristrutturazione dell’orario di apertura e chiusura degli sportelli che partirà a breve.
Ricordiamo che la nuova articolazione degli orari, che ci è stata prospettata, aumenta di soli CINQUE minuti il tempo disponibile, dopo la chiusura degli sportelli, un incremento che certo non giustifica la richiesta di un ulteriore rinvio della Commissione, al fine di poter osservare gli effetti sulla gestione degli ATM.
Inoltre gli esponenti aziendali hanno affermato che 45 minuti (25 per lo scaricamento/caricamento e 15/20 per la quadratura di cassa) siano sufficienti alla normale gestione operativa, in quanto gli assegni possono essere gestiti anche in più fasi durante gli intervalli che si creano tra un cliente e l’altro nel normale afflusso del pubblico.
Ci domandiamo dove l’azienda abbia reperito tali dati e se chi li ha elaborati abbia mai svolto tali procedure in uno sportello reale, e non in una simulazione virtuale.
Gli Atm evoluti sono ormai 1.750, installati nel 75% delle Agenzie.
A tal proposito l’azienda ha anche sostenuto che poche sono le agenzie dove è installato più di un ATM e che poche sono le agenzie che hanno una sola postazione di cassa: decisamente non è la realtà che lavoratori e lavoratrici vivono quotidianamente né quella conosciuta dal sindacato.
Il giudizio aziendale sull’esternalizzazione della gestione degli ATM è critico in quanto, laddove è stata sperimentata, ha determinato una qualità di servizio peggiore allo standard offerto, a costo inferiore, con la gestione diretta da parte del personale dipendente: la percentuale di efficienza in servizio risulterebbe infatti pari al 97%.
Appare evidente come sull’argomento l’azienda non sappia al momento come conciliare la carenza di organico con la massiccia presenza degli ATM evoluti, i relativi problemi organizzativi con quelli inerenti la sicurezza e tenti di risolvere il rebus utilizzando il senso di responsabilità di lavoratori e lavoratrici, contando sulla loro disponibilità ad un massiccio ricorso allo straordinario e ad un utilizzo improprio della pausa pranzo (fenomeno ammesso dalla stessa azienda).
Non può essere così e l’azienda non può praticare la “politica dello struzzo”, rinviando il confronto e guadagnando tempo, in attesa di non si sa bene cosa: abbiamo pertanto invitato con fermezza la Direzione Generale a riconvocare la Commissione a tempi brevi, a fornire i dati richiesti nella prima riunione, a farvi partecipare il Responsabile della Sicurezza, a presentare in tale occasione proposte serie ed attuabili per la soluzione delle problematiche in oggetto.
MODALITA’ AUTOGESTIONE QUADRI DIRETTIVI
Abbiamo segnalato un’anomalia nelle modalità di autogestione dell’orario da parte dei QD: l’azienda non richiede alcuna registrazione formale quando la prestazione aggiuntiva viene effettuata, mentre la esige al momento del suo recupero.
La banca ha risposto che in entrambi i casi basta una segnalazione informale (es: comunicazione telefonica al proprio superiore, e-mail), utile sia ai fini organizzativi che per il riconoscimento o meno del buono pasto.
In ogni caso è stato chiarito che non è prevista alcuna registrazione formale dell’assenza, in quanto l’autogestione è fondata, come definito con chiarezza dal CCNL, su un rapporto fiduciario tra azienda e lavoratore.
INCENTIVAZIONI INDIVIDUALI ALL’ESODO
La questione è stata posta prima in Capogruppo e poi in azienda. Ci riferiamo ai contatti unilaterali che UniCredit Banca ha attivato negli ultimi mesi per “convincere” colleghi ad andarsene anticipatamente. I casi sono diffusi e numerosi, e riguardano personale con requisiti diversi per anzianità e grado, così come diverse sono le offerte di incentivo.
In entrambe le sedi, sia in Capogruppo che in UCB, l’azienda, dopo aver negato che ciò stia avvenendo, se non – a suo dire – per esaminare richieste avente carattere di eccezionalità e pervenute dai colleghi stessi (ma noi sappiamo per certo che non si tratta solo di questi eventuali limitati casi), ha però esplicitamente dichiarato che incentivazioni individuali, fuori dagli accordi sottoscritti con le OO.SS., non sono consentite, a maggior ragione in un momento come questo.
Pertanto queste iniziative, solitamente poste in essere dai RRU, devono cessare.
SOSTITUZIONE CASSIERE COLLETTORE
E’ noto che in una lettera allegata al Contratto Integrativo del 2007 l’azienda ha dichiarato obsoleta, in base all’operatività di sportello delineata dalle sue Circolari, la figura del coordinatore movimento fondi (cd cassiere collettore), da cui è conseguita l’eliminazione delle previsioni contrattuali sull’inquadramento di tale figura.
Ne è derivato il venir meno anche della figura del suo sostituto, in quanto le mansioni proprie del Cassiere Collettore devono essere suddivise di norma tra più persone all’interno dell’agenzia, e possono essere assegnate ad un unico Lavoratore/trice solo se questi ha maturato, ricoprendo il Ruolo ora abolito, l’inquadramento
precedentemente previsto.
Pertanto chi sostituisce una Lavoratore/trice con dette caratteristiche, non può vedersi assegnate tali mansioni.
All’epoca l’azienda si impegnò ad emanare una circolare esplicativa in tal senso, impegno ad oggi non ancora rispettato nonostante nostre ripetute sollecitazioni.
Poiché ci risultano comportamenti scorretti che vedono colleghi svolgere di fatto le funzioni di cassiere collettore pur non avendo maturato a suo tempo il relativo Inquadramento, abbiamo rinnovato la richiesta di emissione in tempi brevi di una circolare aziendale che faccia chiarezza su questa vicenda nei termini concordati.
ESIGENZE STAGIONALI
Abbiamo chiesto di affrontare adesso il tema di come l’azienda intenda risolvere il problema delle punte di lavoro legate alla stagionalità, se procedendo ad assunzioni (come noi richiediamo) o in quale altro modo.
CHIUSURA SPORTELLI
Abbiamo sollecitato l’azienda a fornirci il dato disaggregato circa l’organico delle agenzie chiuse o di prossima chiusura, e i criteri di destinazione dei colleghi interessati ad altre realtà.
RADIO RETAIL
In uno degli ultimi incontri l’azienda ci ha illustrato il progetto denominato RADIO RETAIL, partito recentemente. La vicenda non merita a nostro avviso particolari commenti, se non per dire che troviamo incredibile che in un momento terribile come quello che stiamo vivendo, nel Paese, nel settore creditizio ed anche all’interno del nostro Gruppo, si buttino tempo e soldi per un progetto che non è dato capire a quale obiettivo risponda: intrattenimento e svago in un momento così difficile? Fidelizzazione all’azienda? O cos’altro?
In ogni caso possiamo ben dire che di RADIO RETAIL proprio non si sentiva il bisogno.
Le Segreterie di Coordinamento Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Silcea Sinfub Ugl Credito UilCa
UniCredit Banca