Nella nottata del 3 dicembre abbiamo unitariamente siglato l’accordo sugli esodi e sugli altri strumenti di gestione delle ricadute occupazionali previste dal Piano Triennale.
Tale accordo prevede:
=> l’accoglimento di tutte le domande di adesione all’esodo incentivato ( pensione e fondo di solidarietà), comprese quelle dei 60 colleghi/e che avevano visto slittare, per effetto della riforma sul welfare, i termini di pensionamento oltre 30.6.2015;
=> la riapertura, sulle piazze “calde”, dell’esodo per pensionamento diretto, su base volontaria e incentivata, per tutti quei lavoratori e lavoratrici che, maturando i requisiti pensionistici entro il 31.12.2010, non avevano dato la loro adesione al precedente piano di esodo. Vengono confermati gli incentivi previsti dal Protocollo del 3.8.2007, con la sola riduzione di 2 mensilità rispetto a quanto precedentemente stabilito;
=> costituzione e rafforzamento, attraverso un accordo collettivo, di ulteriori iniziative di multipolarità sulle piazze di Roma, Palermo e dei capoluoghi di provincia della regione Sicilia, per assorbire le eccedenze presenti nelle strutture centrali e scongiurare processi di mobilità territoriale. In questo ambito verranno sviluppati colloqui individuali con i lavoratori potenzialmente interessati, al fine di ottenere le disponibilità volontarie al trasferimento presso le relative aziende, dove saranno svolte le suddette attività. Al fine di evitare fenomeni di mobilità territoriale, in una fase transitoria si potrà rendere necessaria la temporanea collocazione di risorse in mansioni anche non equivalenti. Prevista inoltre, nel mese di febbraio 2009, una sede di verifica per accertare l’effettivo conseguimento degli obbiettivi numerici prefissati. Inoltre verranno potenziate le strutture di divisione retail presso le piazze di Roma e Palermo.
=> sviluppo e rafforzamento di tutte le iniziative formative e di riqualificazione del personale;
=> realizzazione, nelle piazze “non calde” di 400 assunzioni nel corso del 2009, dando priorità ai colleghi a tempo determinato e a contratto di somministrazione che hanno prestato la loro opera nelle società del Gruppo nel corso del 2008;
=> impegno delle parti a favorire, promuovere e accogliere tutte le richieste di trasferimento e/o mobilità infragruppo, provenienti dai dipendenti verso le reti commerciali, a partire dalle richieste inoltrate dai colleghi/e delle piazze “calde”;
=> ribadito impegno aziendale a non trasferire ulteriori attività all’estero, fatto salvo l’allineamento dei perimetri, per tutta durata del Piano Triennale;
=> periodiche verifiche sullo stato di attuazione del complesso dell’accordo.
A latere di questo accordo abbiamo altresì convenuto :
1) di dare corso all’impegno al trasferimento dal 1 gennaio 2009, su base collettiva, dei dipendenti ex Banco di Sicilia, iscritti al fondo CAM, presso il Fondo di Gruppo alle condizioni di miglior favore ivi previste (3% di contributo aziendale per i dipendenti “post”).
2) la possibilità per i colleghi che hanno contratto mutui presso le aziende del Gruppo, di allungare il periodo di ammortamento degli stessi fino ad un massimo di anni 30, con ovvia e conseguente riduzione dell’importo delle rate di rimborso. Tale opportunità rappresenta un primo intervento su un argomento di grande rilevanza che non esaurisce l’impegno aziendale a ricercare ulteriori interventi di miglioramento sulle condizioni applicate, per quei mutui contratti a condizioni diverse da quelle oggi in essere per i dipendenti.
Riteniamo di aver siglato un positivo accordo, articolato e complesso, che utilizza una vasta gamma di strumenti al fine di gestire tutte le ricadute del piano triennale evitando soluzioni traumatiche per i dipendenti del gruppo. Tale accordo prevede, infatti, oltre all’esodo di tutte le colleghe e colleghi che ne avevano fatto richiesta, il rafforzamento della rete commerciale attraverso nuove assunzioni e processi di mobilità territoriale e/o infragruppo su base volontaria e il potenziamento delle iniziative di multipolarità al fine di contenere gli esuberi sulle piazze “calde” ed evitare processi di mobilità territoriale forzosa.
Un accordo che risponde alle aspettative di esodo di migliaia di colleghi e colleghe e, nel contempo, fornisce una prima risposta concreta alle esigenze di non depauperare la rete fortemente denunciate nelle vertenze e scioperi effettuati nei mesi scorsi nelle banche retail del gruppo.
Milano 9/12/2008
Le delegazioni di gruppo UniCredit Group