Questo è stato il primo commento delle scriventi OO.SS. il 10 settembre u.s. nei riguardi della delegazione aziendale guidata dal Responsabile del personale dr. Mario Gargiulo.
Avremmo volentieri interloquito anche con il Direttore Generale di UBdR per rappresentargli lo sdegno dei colleghi tutti alle parole prive di ogni senso di realtà, pronunciate dopo pochi giorni dall’ormai fatale e purtroppo indimenticabile 18 agosto:
« la migrazione è tecnicamente riuscita e si è conclusa con successo».
Non era nella sala, dispiace, ma di sicuro ci leggerà.
Abbiamo evidenziato con forza alla delegazione aziendale tutto quello che in questi giorni è stato da noi direttamente verificato e confermato dai colleghi della Rete di tutta Italia.
Onde evitare dolorose elencazioni delle problematiche ben note ai colleghi, riportiamo qui di seguito una sintesi delle cause denunciate.
In primis attribuiamo larga parte di responsabilità della difficile situazione al progetto ideato dalla Divisione Retail che, con il palesato obiettivo dell’immagine esterna, della ricerca del risultato immediato a discapito della concorrenza, ha imposto quel fattore “rapidità” dimostratosi sul campo un fallimento in particolare per le ricadute sotto l’aspetto organizzativo.
Per non parlare poi della “formazione” pre-migrazione che si è dimostrata (evitando tutti i possibili aggettivi negativi registrati) inadeguata, insufficiente e purtroppo solo teorica.
Passando poi alla fase operativa vera e propria, cioè alla partenza del 18 agosto, i nodi sono venuti al pettine.
Da quel momento ore e ore passate a digitare quel famosissimo ed ormai anch’esso indimenticabile numero 800.15.15.15.00, alla ricerca di un’anima pia che dall’altra parte del “filo” (don’t worry, be happy – a seguire un bel soliloquio con la cornetta – tempo di attesa stimato …………. il resto lo tralasciamo) desse poi, ai più fortunati, istruzioni appropriate.
Oppure la ricerca all’interno della filiale, nei pochi giorni a disposizione, dell’assistente on site di turno che, con tutta la buona volontà ed impegno profuso in un tal sistema di “nuove” procedure prolisse e farraginose, anch’egli, molto spesso costretto a colloquiare con il call-center (in maggioranza assistenti non di provenienza UCB ovvero non dediti nella propria azienda a mansioni professionali consone all’occorrenza).
E vogliamo parlare dei disagi arrecati alla clientela?
O forse non è necessario perché, al pari dei dipendenti, è ormai fidelizzata anche alla pazienza?
E sì, perché magari, dopo ore di fila, la si doveva poi anche intrattenere per il raggiungimento degli obiettivi di budget che venivano sempre e comunque pretesi da alcuni Direttori di Zona che non si rendevano conto ….. della realtà che li circondava.
Ad onor del vero, dobbiamo affermare che, con senso di responsabilità, il dr. Gargiulo ha riconosciuto, anche se con qualche distinguo, quanto da noi rappresentato e, proprio per fronteggiare l’attuale situazione, ha accettato di mettere in “campo” da subito alcuni provvedimenti collegati alle richieste da noi avanzate:
– creazione di una task- force mirata a fornire supporto nelle situazioni di particolare criticità;
– richiamo in aula per la formazione di colleghi di area commerciale e/o “mass market” o comunque di chi a vario titolo ne avesse necessità;
– avvio, da subito, di un interscambio volontario di colleghi tra le agenzie di UBdR e UCB (iniziativa questa facilitata dall’avvio di fatto delle strutture gestionali unificate delle Direzioni Commerciali illustrateci nei giorni 4 e 10 settembre);
Oltre a quanto sopra esposto, abbiamo avanzato altre richieste:
– sospensione del progetto Delta2 fino alla fine dell’anno (confermiamo il nostro giudizio negativo per l’inutile spreco di tempo e di risorse);
– conferma dei lavoratori assunti a tempo determinato ad inizio estate proprio per la realizzazione della migrazione e il parallelo reinserimento dei lavoratori interinali nel perimetro di UBdR. Tema questo degli organici, da trattare con la consapevolezza degli effetti delle uscite che a breve si realizzeranno per gli Esodi dovuti al Piano Industriale. Abbiamo ribadito con fermezza la posizione di tutto il tavolo sindacale circa la strutturale carenza di personale nella nostra azienda, come denunciato anche dalle RSA locali con numerosi comunicati e abbiamo confermato che non esistono piazze in cui stazionano “sacche di personale a braccia conserte”, come qualcuno di altra azienda va erroneamente sostenendo;
– garanzia di massimo equilibrio ed attenzione delle strutture di competenza nell’esaminare le problematiche legate ai rischi professionali causati dalla migrazione, dovendo l’azienda accollarsi la sua parte di responsabilità per la totale confusione che è regnata ed ancora persiste nell’attività quotidiana di tutta la Rete.
In relazione alle tematiche trattate le delegazioni si sono aggiornate con un incontro fissato per il prossimo 18 settembre, non soltanto per le risposte alle richieste avanzate dalle OO.SS., ma anche per riscontrare gli effettivi interventi posti in essere dall’azienda.
Roma, 11 settembre 2008
Le Segreterie di Coordinamento UniCredit Banca di Roma
Dircredito – Falcri – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Silcea – Sinfub – Ugl – Uilca