Siamo alle solite.
Nessun problema di organico, insiste a dire la banca, ma poi con le risorse che ci sono in rete, o meglio ancora con quelle che non ci sono, si fatica a fronteggiare anche la sola quotidianità.
E così la problematica riguardante la gestione degli ATM torna alla ribalta perché ancora irrisolta.
O meglio, la soluzione l’Azienda l’avrebbe trovata, peccato che non sia conforme né alle norme operative e di sicurezza interne, né alle previsioni del Contratto Nazionale.
Ricordiamo che:
– l’art. 92 del CCNL 12-2-2005 prevede che “l’impresa ha facoltà di fissare l’orario giornaliero di lavoro in ciascuna unità operativa o produttiva, anche per gruppi omogenei di lavoratori/lavoratrici” secondo i nastri orari indicati;
– l’art. 19 del CCNL 12-2-2005 prescrive che “l’impresa nel corso di un apposito incontro, comunica preventivamente agli organismi sindacali aziendali le articolazioni di orario di lavoro e di sportello, …, nell’ambito di un complessivo piano annuale di gestione degli orari stessi.”
Ne consegue che l’eventuale modifica occasionale dell’orario di lavoro non è operazione contrattualmente legittima.
Viceversa la Direzione Generale ci ha manifestato il suo intendimento di dar corso a spostamenti occasionali e individuali dell’orario di lavoro (li ha definiti SPOT, utilizzando un’espressione che rende – ahinoi – particolarmente bene l’idea), funzionali alle esigenze di carico/scarico degli ATM, problematica che anche l’Azienda ha dichiarato, dopo una verifica sul campo, di difficile gestione.
A fronte di questa ennesima forzatura abbiamo formalmente diffidato la Banca:
dal porre in essere forme di orario diverse da quelle pattuite vigenti;
dal disarticolare l’orario di lavoro dei dipendenti attraverso spostamenti occasionali dello stesso.
Cogliamo l’occasione per ribadire che in una situazione critica come l’attuale, foriera di situazioni pregiudizievoli per i singoli lavoratori, è essenziale che in tema di orario di lavoro, di gestione e spedizione dei valori, di rispetto dei limiti delle giacenze di contante, di modalità di caricamento e svuotamento degli ATM (che deve avvenire sempre a sportello chiuso e mai durante la pausa pranzo), ecc…, ciascuno si attenga scrupolosamente al rispetto di tutte le disposizioni e normative emanate dalla Banca.
Nell’ultimo incontro l’Azienda ci ha comunicato che a breve partirà una sperimentazione per la completa esternalizzazione del servizio su due agenzie, una a Rimini e l’altra a Napoli.
Come sempre, ma a maggior ragione nelle precarie condizioni operative che caratterizzano la vita quotidiana nelle agenzie, i lavoratori non devono farsi carico di responsabilità che competono alla Banca e a chi la governa. Ciò dovrebbe comportare, a nostro parere, l’ulteriore assunzione di personale nonché l’individuazione di soluzioni organizzative coerenti con il CCNL e con le stesse normative aziendali.
Il tema verrà nuovamente affrontato a partire dall’incontro del prossimo 23 giugno.
Bologna, 18 giugno 2008
Le Segreterie di Coordinamento
Dircredito – Fabi – Falcri – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Silcea – Sinfub – Ugl – Uil.Ca.