CONFRONTO ORGANICI: il punto della situazione

All’indomani della positiva conclusione del Contratto Integrativo Aziendale è stata avviata, anche a seguito di quanto emerso dalle relative assemblee, una vertenza sugli organici e sulle condizioni lavorative.
Le motivazioni che stavano alla base di quella scelta sono:
-> a carenza di personale che è drammatica e peggiorerà nel corso del 2008 per effetto delle uscite previste dal precedente Piano Industriale 2004-2007 e degli esodi incentivati previsti dall’accordo di Gruppo del 3 agosto 2007, oltre alle uscite “fisiologiche”;
-> a prosecuzione del piano di apertura di nuovi sportelli;
-> a migrazione informatica prevista per:
-> 11 e 12 maggio BiPop-Carire;
-> 14, 15 e 16 agosto Banca di Roma;
-> 4 e 5 ottobre Banco di Sicilia;
che graverà, come impegno straordinario, prevalentemente sui lavoratori e le lavoratrici di UniCredit Banca, quantificati in circa 500/600 impegnati per non meno di tre settimane, se si considerano il periodo di formazione e quello di affiancamento;
-> a ripresa virulenta di pressioni commerciali esasperate, con l’indicazione esplicita di realizzare gli obiettivi dell’ intero anno nei primi sei mesi, anche attraverso una politica spinta basata sulla vendita dei prodotti driver, soprattutto quelli a premi ricorrenti, il tutto monitorato attraverso classifiche nominative comparative, in palese contrasto con le previsioni dell’accordo del maggio 2004 sulla regolamentazione delle attività commerciali;
-> i rischi di ridimensionamenti dei piani ferie nei periodi”caldi” ventilati in alcuni mercati.

Tutto ciò ha determinato un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro, effetti negativi sulla qualità della vita, sulla salute, che potrebbe indurre l’insorgere di malattie professionali anche gravi.

Le eventuali sinergie derivanti dalla fusione con le reti Capitalia correlate alla:
estensione del Sistema Informatico, del modello organizzativo e di servizio di UniCredito;
redistribuzione dei portafogli del mondo piccole imprese;
razionalizzazione e chiusura degli sportelli;
non potranno che creare benefici a partire, nella migliore delle ipotesi, dal 2009.

Le prime risposte dell’Azienda (175 ingressi) sono state assolutamente inadeguate, insufficienti e insoddisfacenti nei numeri, negli strumenti individuati, nei tempi, nelle prospettive (come evidenziato nel comunicato unitario del 3 gennaio).

Il tono e i contenuti di quelle posizioni aziendali non lasciavano alternativa alla proclamazione dello sciopero.
Abbiamo allora unitariamente deciso di chiedere un incontro urgente con i massimi vertici della Banca, come estremo tentativo di strappare assunzioni, anche a termine, e ottenere risposte chiare ed impegnative che sino al quel momento non erano venute.
I successivi incontri avuti con il Direttore Generale della Divisione Retail Italia (16 gennaio), con il Capo del Personale e Vice Direttore Generale della Divisione Retail Italia (29 gennaio) e numerosi altri incontri con i responsabili delle Relazioni Sindacali di UniCredit Banca hanno visto modificare sostanzialmente le posizioni della controparte anche se in misura non del tutto soddisfacente.

Questo spostamento è la conseguenza della determinazione dimostrata dal tavolo di trattativa centrale e della forte pressione esercitata dalla mobilitazione delle realtà locali, tuttora in corso e che noi appoggiamo.

Le disponibilità strappate all’Azienda sono le seguenti (distinte tra ingressi stabili e assunzioni a tempo determinato, non confermabili):

-> 184 nuovi ingressi a tempo indeterminato, già realizzati entro il 29 febbraio 2008;
-> 88 conferme a tempo indeterminato degli assunti a tempo determinato 3 mesi effettuate lo scorso anno (i cosiddetti “stagionali”) e successivamente prorogati;
-> 250 assunzioni a tempo determinato 6 mesi nel periodo Maggio – Ottobre, con disponibilità ad anticipare l’assunzione di circa 80 nel corso dei mese di marzo – aprile (per un totale di 1.500 mesi di lavoro nell’arco dell’anno);
-> 150 assunzioni a tempo determinato quattro mesi (giugno – settembre), per fronteggiare le esigenze “stagionali” (per un totale di 600 mesi di lavoro nell’arco dell’ anno);
-> 150 assunzioni a tempo determinato a due mesi (luglio e agosto), essenzialmente per coprire l’impegno derivante dalla migrazione informatica (per un totale di 300 mesi di lavoro nell’arco dell’ anno).

Di seguito riportiamo la distribuzione per Direzione Territoriale comunicataci dall’azienda dei 184 ingressi a tempo indeterminato e con contratto di apprendistato (prima colonna), degli 88 colleghi a tempo determinato confermati (seconda colonna), delle 223 (delle 250) assunzioni programmate a tempo determinato sei mesi (terza colonna):


L’Azienda si è riservata di comunicarci in seguito la distribuzione territoriale delle rimanenti 327 assunzioni a tempo determinato.

E’ stato chiarito che questi ingressi sono riferiti ai ruoli operativi di rete, come da noi richiesto (ASC, ACSC, AFP); che gli assunti da altre banche con portafoglio (SQ) saranno considerati in aggiunta a questi; che le assunzioni per le agenzie di nuova apertura saranno finanziate a parte.
L’intersindacale giudica questo approdo:

-> percorribile quanto a numero delle assunzioni (734 a vario titolo, oltre alla assunzione a tempo indeterminato delle 88 persone in precedenza a tempo determinato);
-> ancora insufficiente quanto a:
-> distribuzione;
-> durata temporale, in particolare quelle a due mesi;
-> decorrenza e collocazione nell’arco dell’anno.

Alla luce di questo giudizio, le scriventi OO.SS. ritengono necessario che il confronto sulle problematiche legate agli organici al momento prosegua fra le parti locali, nella loro piena autonomia.

E’ altresì necessario che le OO.SS. periferiche verifichino l’effettiva realizzazione degli impegni assunti dall’azienda, la negoziazione della distribuzione e della durata temporale, la congruità degli ingressi previsti nei singoli territori.

Queste Segreterie di Coordinamento sono impegnate a verificare costantemente la congruità degli interventi e a strappare impegni concreti per far cessare le pressioni commerciali esasperate, a partire dalla riunione programmata su quest’ultimo tema per la giornata di oggi.

Ricordiamo che altri argomenti importanti – che di seguito elenchiamo – sono oggetto di confronto:

-> Part Time
-> Inquadramenti delle nuove figure professionali del Segmento Piccole Imprese
-> Valorizzazione del pregresso lavoratori/trici ex UBI casa inquadrati come AFP
-> Questioni interpretative di talune norme del Contratto Integrativo
-> Sicurezza antirapina
-> Informativa sui distacchi tra le società del Gruppo
-> Caricamento ATM evoluti
-> Cessione degli sportelli imposta dall’antitrust.


Bologna 10 marzo 2008

Intersas Nazionale di UniCredit Banca
Dircredito – Fabi – Falcri – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Silcea – Sinfub – Ugl Credito – Uilca

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