Nella nostra azienda anche i muri ormai sanno che, nella serata del 12 scorso in quel di Malta, è avvenuto un episodio sconcertante: un dirigente, immaginiamo per dare il suo contributo non richiesto al clima festoso, non ha trovato di meglio che gettare nella piscina dell’hotel dove si svolgeva la cena di gala, le scarpe di cinque colleghe.
E brandendo, successivamente, una banconota da 50,00 euro la offriva a chi si fosse tuffato in acqua per recuperarle!
Le varie libagioni e i relativi beveraggi hanno giocato un brutto scherzo al discobolo? Può darsi, e questo concederebbe l’applicazione di generiche attenuanti: è passata ormai più di una settimana e la sobrietà dovrebbe aver preso infine il sopravvento, ma non si vede l’ombra di pubbliche scuse, per esempio via e-mail, a tutti i presenti.
Perché quello che si è verificato è un atto di prepotenza, guarda caso nei confronti di personale impiegatizio, guarda caso donne…
Questo richiama immediatamente le più odiose pratiche di sopraffazione gerarchica (e non solo) che, al giorno d’oggi, trovano una loro precisa definizione riconosciuta dalla Corte di Cassazione: BOSSING, cioè un aspetto particolare del fenomeno noto come mobbing.
Non ci si venga a dire che il ruolo dell’attore e di chi ha subito il gesto sono ininfluenti: proprio non ce lo vediamo il lanciatore in questione a riempire di dentifricio e zucchero le scarpe di Alessandro Profumo, così tanto per ridere un po’…
E’ preoccupante che la Direzione della nostra azienda non abbia ritenuto opportuno “invitare” quel dirigente ad attivarsi per formulare pubbliche scuse (ribadiamo pubbliche, perché ad essere offesi da quel gesto sono state/i tutte le colleghe e i colleghi presenti). O che comunque non abbia esercitato una sufficiente “moral suasion” tale da ottenere un risultato tangibile.
Siamo fiduciosi che almeno la Capogruppo saprà dimostrare quella sensibilità ed attenzione al rispetto delle persone che è facile e gratuito scrivere, per esempio, in una Carta d’Integrità, ma che è evidentemente più complicato far vivere nei comportamenti quotidiani di chi in questo Gruppo ricopre ruoli di rilievo.