In data 10 Maggio si è tenuto, in Direzione, un importante incontro. Ne riferiamo gli aspetti principali.
Romania: avevamo richiesto questo incontro per verificare la veridicità di alcune voci relative alla possibile apertura di un secondo Polo in Romania.
Avevamo posto con urgenza il problema anche in vista del rinnovo del Contratto Nazionale che, sulle delocalizzazioni di attività all’Estero, è impegnato a definire norme e procedure nuove. Non vogliamo, insomma, trovarci di fronte a fatti compiuti immodificabili. L’Azienda si è però rifiutata di commentare indiscrezioni e voci prive di ufficialità.
I dati che ci sono stati forniti sono questi: a fronte delle previsioni del Piano Industriale, che stabilivano in 500 il numero di lavoratori addetti alla Sede di Bucarest entro la fine del 2007, siamo già oggi a 520. Soprattutto, la previsione è quella di giungere a 640 per la fine dell’anno, con un incremento dunque del 28% rispetto al dato iniziale dei 500. Lo stesso dato dei 640 sarà poi superato grazie all’acquisizione di ulteriori attività da Banche Italiane ed Estere.
Fanno parte dei 640 i circa 20 colleghi che già oggi svolgono, a Bucarest, attività di back office per Unicredit Romania e Bulbank. Gli altri svolgeranno invece attività di back office direttamente trasferite da Xelion e Clarima e, sul versante dei mutui, anche da Unicredit Banca e Banca per la Casa.
Il dato non ci preoccupa sotto l’aspetto dell’incremento netto dei numeri: la crescita occupazionale è comunque positiva ovunque si verifichi. Ci preoccupa, piuttosto, il fatto che il trasferimento di attività avviene in forma diretta, bypassando UPA Italia nel suo ruolo fondamentale di acquisitore e reingegnerizzatore dei processi. Non c’è Società del Gruppo che si faccia scappare la succulenta opportunità di delocalizzare (in proprio) attività verso Nazioni nelle quali il costo del lavoro è circa un sesto o un settimo di quello italiano.
Si parla tanto di internazionalizzazione del Gruppo e se ne sottolineano perfino gli aspetti di etica sociale. Ma vogliamo dirlo chiaramente: non ci piace questa internazionalizzazione trainata dall’abbattimento dei costi come unico credo.
Stupisce anche la dimensione e la velocità del fenomeno, soprattutto se paragonate alle difficoltà fin qui incontrate nelle precedenti acquisizioni “italiane”.
Bucarest si avvia dunque a diventare, a breve, da un punto di vista numerico, il più importante Polo di UPA. L’assunzione, nel perimetro Italia, di una decina di lavoratori a tempo determinato (preannunciataci nel corso della riunione) è, per quanto importante, inadeguata a colmare la lenta emorragia da tempo in atto.
Formazione. Nel corso dell’incontro, il responsabile della UO Sviluppo Competenze ha tracciato il quadro dell’attività formativa svolta da UPA nel corso del 2006, anche nei confronti delle altre Aziende del Gruppo. I dati legittimano l’aspirazione della nostra Società ad accreditarsi come Azienda in grado di svolgere, accanto alla tradizionale attività di back office, anche quella di erogatrice di Formazione per tutte le Aziende del Gruppo.
E’ stato così illustrato il processo attraverso il quale si è arrivati all’ottenimento della Certificazione ISO per la Technical School; sono stati approfonditi i criteri di erogazione della formazione (i Piani e i Percorsi formativi, l’adesione ai Cataloghi, ora di più facile accesso nel portale); è stata chiarita la classificazione dell’offerta in manageriale, linguistica e tecnica e la composizione delle diverse tipologie (dai corsi interni alla formazione a distanza e ai corsi esterni) e dei differenti destinatari; sono state riportati i dati relativi al numero dei partecipanti e delle ore di formazione erogate alle Banche e sono state tracciate alcune ipotesi di sviluppo.
Le cifre forniteci per la formazione interna ad UPA, quelle che costituiscono specifico oggetto del confronto sindacale, evidenziano però alcuni problemi. I partecipanti sono stati 1.801 per un totale di 50.203 ore erogate (i dati risentono della fuoruscita dei colleghi di 2S) e i docenti coinvolti sono stati 272. Il tipo di aggregazione scelto per i dati si è mostrato però del tutto inadeguato a verificare il rispetto del dettato e dello spirito del Contratto. Non è chiaro infatti quanto pesino, nelle cifre esposte, i corsi di anti-riciclaggio, privacy, salute e sicurezza e la media “alla Trilussa” (quella del “pollo”) non fa capire quante siano le ore realmente erogate procapite. Abbiamo, dunque, chiesto ulteriori dati statistici per verificare quanti colleghi non siano stati posti nelle condizioni di vedere soddisfatto il loro diritto al pacchetto di ore annuali di formazione retribuita. Non sono nemmeno distinguibili le ore a carico di UPA da quelle finanziate a seguito di accordi sindacali (Fondo di Solidarietà e Fondi Interprofessionali).
Siamo in attesa di questi dati per esprimere un giudizio complessivo e definire possibili strumenti di intervento su questa materia che è tradizionalmente di grande interesse per il Sindacato.
Treviso: è allo studio un progetto di riconvertire l’intero Polo sulle Tesorerie. Il progetto che, ove accolto, troverebbe applicazione pratica a partire da Settembre/Ottobre, prevede il trasferimento delle lavorazioni dei Controlli Contabili a Trieste. Questo Polo cederebbe lavorazioni di pari entità: a chi? Domanda inutile: ovviamente a UPA Romania. Curiosamente, nel progetto mancherebbe proprio l’architrave che lo tiene in piedi e cioè l’individuazione del Polo che dovrebbe cedere il proprio lavoro a Treviso.
I tamburi cominciano a rullare. Nel Polo di Verona, qualche notizia circolata nella mattinata del 10 ha fatto pensare che fosse quello il Polo candidato all’obitorio. Giustificabile è stata dunque la preoccupazione, anche perché non è chiaro verso quali attività gli interessati potrebbero essere riconvertiti. Ci aspettiamo ora che ci venga comunicato ufficialmente il Polo da cui le attività verranno trasferite.
Per Treviso abbiamo specificamente chiesto che, se il progetto venisse definitivamente accolto, i colleghi vengano adeguatamente formati, evitando gli errori e le strozzature che, su quel Polo, si sono recentemente verificati.
Verona: passa a 2S l’attività Bancoposta di Amministrazione e Regolamento Titoli, realizzando un disegno di cui da tempo si parlava. I colleghi verranno riconvertiti su altre attività di securities e di finance.
Branch Administrative Support: l’attività viene riorganizzata, apparentemente senza particolari problemi (ma sarà sempre utile verificare). Le Sedi territoriali sono 4: Bologna, ove vengono svolte le attività di Presidio Conti correnti, Amministrazione Conti Correnti, Incassi Tributi ed Utenze; Torino/Carpi, per le attività di Incassi Diversi; Cologno, per le attività di Sevizi Elettronici e Segnalazioni Valutarie.
Torino: a nostra precisa richiesta sull’attività di Mutui post delibera, l’Azienda ha confermato la precedente impostazione secondo la quale il lavoro è diviso in 1/3 delle attività svolte in Italia e 2/3 svolte in Romania.