Il giorno 9 agosto u.s. si è avviata la procedura relativa alla cessione dei rami d’azienda
“Progettazione, realizzazione e manutenzione tecnologie di sicurezza” e “ Servizi di Sicurezza”. Agli effetti di tale accordo, i lavoratori interessati confluiranno in U.R.E. a partire dal 1 ottobre ed in U.C.B. a partire dal 1 gennaio 2007.
Le OO.SS esprimono, su questa operazione, i seguenti dubbi e perplessità:
– Effettivo superamento dell’ostacolo legale relativo alla cessione dei contratti di servizio
– Reale esistenza dei sopra citati rami d’azienda
– Criteri e modalità che determinano l’appartenenza dei singoli lavoratori ad un ramo piuttosto che all’altro
– Il personale che apparterrà al ramo ceduto ad URE assumerà altre mansioni con forte impatto sulla professionalità acquisita
– Risoluzione delle ricadute negative derivanti dall’attribuzione a U.R.E., da parte dell’INPS, di una categoria merceologica diversa da quella del credito
Le OO.SS. scriventi hanno già sottolineato la superficialità con cui era stata condotta la sopra citata operazione nel luglio 2005, superficialità che oltre ad aver creato disagio e preoccupazione nei lavoratori, non ha consentito la conclusione dell’operazione stessa.
Come OO.SS ( e lavoratori) non vorremmo rivivere il “deja vu” di quanto accaduto nell’ultimo anno in questo reparto. E’ da tempo che denunciamo la mancanza di strategia in questo settore. Non è piacevole vedere professionalità che sono il frutto di tanti anni d’esperienza e dedizione svanire nel nulla per mancanza di progettualità e per razionalizzazioni annunciate, ma portate avanti senza coerenza.
La procedura è motivata, a detta aziendale, per creare sinergie operative e quindi contenere i costi di Gruppo, ma questo è in contrasto con i fatti in quanto nell’Unità Sicurezza, oltre ad un elevato utilizzo di consulenti esterni, è stato allocato, negli ultimi tempi, personale ad alto livello retributivo mentre si è inspiegabilmente rinunciato a sviluppare le professionalità già presenti nell’unità.
Le OO.SS. ribadiscono la centralità del lavoratore nelle sempre più frequenti operazioni societarie, centralità contenuta nel Protocollo sullo Sviluppo Sostenibile e Compatibile del 16 giugno 2004 e facente parte a tutti gli effetti del Contratto Nazionale e quindi chiedono risposte chiare e trasparenti.