Nelle scorse settimane è entrata nel vivo la trattativa su 2S Banca; le distanze tra la posizione aziendale e quella sindacale si sono accorciate, ma siamo ancora lontani da una soluzione soddisfacente. Alcune intese sono, tuttavia, già state raggiunte e si possono così delineare:
=> Architettura complessiva dell’intesa
-> un accordo sindacale con UniCredito sul complesso delle normative da assegnare a 2S Banca prima della cessione (comprese le garanzie occupazionali a carico di UniCredito e la continuità dei trattamenti economici e normativi);
-> una lettera, sempre di UniCredito, alle OO.SS. e a Soc. Gen. che riassume il complesso delle prassi in essere in 2S;
-> un accordo sindacale con Soc. Gen che prevede la continuità delle normative e delle prassi suddette ovvero individui soluzioni alternative per quelle norme che Soc. Gen, non ritiene di poter attuare nella forma esistente in UniCredito.
=> Trattamenti economico-normativi, previdenziali e assistenziali
2S Banca, attraverso l’accordo sindacale con UniCredito, verrebbe dotata di tutta la normativa aziendale e delle prassi di UniCredito, compresa l’estensione delle garanzie occupazionali previste dagli accordi UPA/USI del 2001.
UniCredito si impegna a dare continuità ai trattamenti previdenziali ed assistenziali oggi in essere, anche successivamente alla cessione, attraverso il mantenimento dell’iscrizione alla Cassa Mutua di Gruppo e ai Fondi Previdenziali.
Per i dipendenti assunti “post ’93” potrebbe essere individuata una soluzione diversa all’interno del Fondo Pensionistico complementare di Soc. Gen., pur mantenendo la piena continuità dei trattamenti preesistenti. Per quanto riguarda l’estensione al 3% della contribuzione aziendale, possibilità prevista dal nuovo CCNL, questa avverrà nel momento in cui su tale argomento verrà trovata una soluzione in UniCredito, con il recupero degli arretrati.
Soluzioni si stanno profilando anche sulla materia della continuità dei trattamenti assicurativi (polizze kasko e infortunistiche), sull’argomento del 25° e 35°, sul premio Aziendale, su tutta le tematica di mutui e prestiti e sulla continuità degli impegni presi da UniCredito nei confronti dei dipendenti che hanno aderito all’uscita (ora per allora) prevista dagli accordi sul piano industriale.
=> Garanzie occupazionali
In merito alle garanzie occupazionali UniCredito ha dato una disponibilità ad assumere la proposta dalle OO.SS di costruire un insieme di garanzie che tenga conto dei diversi rischi occupazionali cui possono andare incontro, in futuro, i lavoratori di 2S Banca. In particolare il rischio di cessazione della commessa di UniCredito e i rischi, di carattere generale e connessi anche alla natura di società estera dell’acquirente, di ristrutturazione e chiusura dei Poli. L’Azienda inoltre ha accolto le richieste sindacali relative a:
1. il superamento del riferimento a 2S Banca come ad una “start up”;
2. la ricollocazione, sia da parte di So.Gen che da parte di UniCredito, dei lavoratori eventualmente in esubero, nell’ambito territoriale della sede di lavoro;
3. l’eventuale riassunzione degli esuberi nell’ambito di UniCredito Italiano rispettando i livelli di inquadramento, retributivi e di anzianità che lavoratori e lavoratrici avranno , a quel momento, maturato.
=> Rimangono ancora alcuni rilevanti ostacoli da superare:
1. Il documento aziendale tralascia il rischio per noi più reale, della fine della commessa alla sua prima scadenza contrattuale, comprendendo nelle sue previsioni solo la cessazione della commessa per recesso unilaterale da parte di UniCredito (con garanzia, per tutti, sino al 31.12.2012).
2. Le garanzie di carattere generale a fronte di riorganizzazione, redistribuzione dei poli e ridimensionamento verrebbero a cessare al 31.12.2009 per la generalità dei lavoratori e al 31.12.2011 per coloro che, alla data della cessione di 2S Banca avranno maturato un’anzianità contributiva di almeno 25 anni. La durata di tali garanzie è per noi del tutto insufficiente e parimenti riteniamo che le salvaguardie occupazionali debbano essere uguali per tutti i dipendenti .
3. Non condividiamo, infine, la proposta aziendale di collocamento forzoso nel Fondo di Solidarietà, al maturare del primo requisito utile, per i colleghi e colleghe con più di 25 anni di anzianità contributiva che eventualmente rientreranno in UniCredito.
Vista la delicatezza delle tre tematiche in discussione, alcune delle quali hanno implicazioni per tutto il settore bancario, l’Azienda ha proposto di proseguire la trattativa insieme alle Segreterie Nazionali. Tale proposta, sentite le Segreterie Nazionali, è stata accolta dalla delegazione sindacale trattante.
La trattativa riprenderà, quindi, nei prossimi giorni congiuntamente alle Segreterie Nazionali di settore.