Il giorno 26 gennaio l’Azienda ha dato delle prime risposte alle nostre richieste di garanzia per i Lavoratori/trici coinvolti nel processo di riportafogliazione, sia per quanto riguarda gli inquadramenti derivanti dai percorsi professionali sia per quanto attiene alla parte economica (incentivi).
Per un pieno coinvolgimento nel processo delle Rsa locali, così come avevamo richiesto, ci è stato comunicato che nei prossimi giorni ci sarà un’informativa di maggior dettaglio in tutte le Regioni Commerciali.
I Colleghi coinvolti nella perdita del portafoglio risultano essere 667 anziché 700 come previsto inizialmente, in quanto nello sviluppo del processo sono stati costituiti ulteriori portafogli.
Vediamo nel dettaglio quali mansioni andranno a ricoprire questi colleghi:
· 213 sviluppatore Afi
· 99 consulente privato imprenditore
· 37 consulente piccole imprese
· 250 sviluppo privati agenzia
· 17 Afp
· 51 posizioni diverse
Vediamo nello specifico le varie figure professionali
213 sviluppatori Afi verranno inseriti nei Centri Sviluppo. E’ stata costituita una nuova struttura di Direzione Generale: l’Unità Organizzativa per lo Sviluppo della Nuova Clientela, incaricata di fornire dei report ai Direttori dei Centri Sviluppo che saranno la base su cui lavoreranno gli sviluppatori.
Tutti gli sviluppatori Afi parteciperanno ad un primo corso in aula di inserimento in ruolo focalizzato sugli aspetti relativi alle tecniche di vendita e relazionali.
Dei 213, 83 saranno inquadrati nella figura dello sviluppatore e per quanto riguarda il raggiungimento del grado di quadro continueranno il loro percorso come se non avessero cambiato mansione fino al raggiungimento del QD1; per quanto attiene agli incentivi questi risultano più alti di quelli dei consulenti.
Gli altri 130 saranno inquadrati come sviluppatori senior per cui il loro percorso professionale sarà più favorevole (2 anni invece di 3 per raggiungere il livello di QD1). A nostra richiesta l’Azienda ha precisato che qualora a qualcuno mancasse meno di un anno per raggiungere l’inquadramento, diventerà comunque quadro non rispettando il limite di permanenza nella mansione previsto dall’Accordo 18 Ottobre 2004 (1 anno); per quanto attiene agli incentivi vale lo stesso discorso degli sviluppatori.
99 consulenti privati imprenditori: per questa figura c’è piena continuità e non ci sono penalizzazioni a cui rimediare.
37 consulenti piccole imprese: qui sono previsti un percorso più favorevole e incentivi più alti.
250 sviluppatori privati agenzia: trattasi di una nuova figura professionale, creata ad hoc, che rimarrà in essere fino a quando l’ultimo dei colleghi ex Consulenti Privati assegnati a questa mansione maturerà l’inquadramento di QD1, secondo i tempi previsti per la figura da cui proviene.
Svolgeranno all’interno dell’Agenzia un’attività di sviluppo nell’ambito della clientela del segmento indiviso dell’agenzia stessa, oltre alla normale attività di consulenza.
A queste figure sarà assegnata una scheda obiettivo che terrà conto dell’attività svolta.
17 Lavoratori svolgeranno il loro lavoro in agenzia, ma con il ruolo di Afp (assistenti famiglie e privati). Questi ultimi a dire dell’Azienda sono tutti coloro che per svariati e diversi motivi hanno spontaneamente manifestato questa scelta o comunque l’hanno condivisa. Dietro nostra insistenza l’Azienda si è dichiarata disponibile ad analizzare e risolvere eventuali casi difformi. Invitiamo quindi le Rsa locali ad individuare e ad intervenire per risolvere tali eventuali anomalie.
51 ultime posizioni sono relative a diverse casistiche: ad esempio colleghi promossi in altre mansioni, ecc.
Nel corso dell’incontro abbiamo espresso la preoccupazione nostra e dei colleghi tutti per quanto attiene alle ricadute del processo di riorganizzazione. In particolare abbiamo sottolineato l’aumento dei carichi e ritmi di lavoro per i colleghi addetti alle vendite nelle agenzie (Afp) e per i direttori di sportello, così come i rischi di perdita di quote di clientela.
Abbiamo reso partecipe l’Azienda del profondo disorientamento dei nostri colleghi coinvolti nel processo di riorganizzazione. L’Azienda si è impegnata ad affrontare questi aspetti e a fornirci ulteriori informazioni.
La nostra valutazione in merito è articolata:
positiva per quanto riguarda le risposte fornite ai problemi di salvaguardia delle professionalità, dei relativi percorsi di carriera e delle ricadute economiche sui lavoratori coinvolti;
interlocutoria sugli aspetti relativi ai carichi e ritmi di lavoro negli sportelli, alle possibili modificazioni del modello distributivo e dell’organizzazione delle agenzie, e alle potenziali conseguenze negative sulle quote di mercato della clientela del segmento “indiviso”, la clientela cioè che permette maggiore occupazione nella Rete.
L’articolazione che l’azienda ha dato a questo processo riorganizzativo apre ampi spazi al ruolo delle RSA: è solo a livello locale infatti che sarà possibile verificare la coerenza tra quanto enunciato dalla Direzione Generale e quanto concretamente attuato in periferia.
Invitiamo pertanto le RSA a sollecitare incontri con i ROR sull’argomento, come già avvenuto peraltro in alcune Regioni Commerciali.
Qualsiasi problema sorgesse nell’applicazione di questa riforma organizzativa andrà, per quanto ovvio, segnalato a questa Segreteria.
Bologna, 27 gennaio 2005
La Segreteria di Coordinamento