In merito alla giornata di sciopero che FABI e DIRCREDITO hanno proclamato per venerdì 4 giugno p.v., le scriventi OO.SS. FALCRI, FIBA-CISL, FISAC-CGIL e UILCA, giudicano questo sciopero, alla luce dell’accordo raggiunto in data 25-5-2004, incomprensibile nelle sue motivazioni.
Lo sciopero di Fabi e Dircredito viene proclamato su pressioni commerciali, sistema incentivante e sistema valutativo. Temi rispetto ai quali FALCRI, FIBA, FISAC e UILCA Interpretando il profondo disagio di tutti i lavoratori e le lavoratrici di questa banca, avevano per primi aperto un duro confronto con l’azienda, a supporto del quale avevano avviato la procedura per la proclamazione di sciopero.
Dopo una trattativa serrata, e grazie alla determinazione delle scriventi OO.SS., si è giunti alla sottoscrizione del citato verbale di incontro del 25 maggio scorso, che offre una prima risposta positiva e concreta a tutte e tre le problematiche oggetto della vertenza.
Il verbale d’accordo contiene vincoli ed impegni precisi per l’Azienda ed offre al Sindacato strumenti per esercitare un’efficace azione di controllo e contrasto nei confronti d’iniziative che aggravano le condizioni di lavoro ed il clima aziendale.
Pressioni commerciali, esasperato ricorso ai sistemi incentivanti etica del vendere, sono componenti costituitive della Responsabilità Sociale dell’Impresa, la cui regolamentazione rappresenta uno degli obiettivi principali della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Ccnl presentata da FALCRI, FIBA, FISAC e UILCA.
In questo senso aver raggiunto un importante risultato in una azienda di primaria importanza costituisce un valido precedente per affrontare e risolvere positivamente l’argomento a livello di contratto nazionale.