UN INCONTRO PIENO DI ATTESE…

Il giorno 14.02.03 si è svolta a Verona la riunione delle Segreterie degli Organi di Coordinamento delle S.A.S. unitarie di Unicredit Banca d’Impresa.
Nel corso della riunione, sviluppata soprattutto per analizzare gli specifici fronti di difficoltà lavorative che permangono nelle diverse realtà d’Italia della nuova banca corporate, i Rappresentanti sindacali hanno concordato un percorso per impostare l’interlocuzione formale e continua a livello centrale con la Direzione.
E’ stato richiesto ufficialmente un incontro con l’Azienda per affrontare le numerose problematiche, in gran parte già poste da tempo anche a livello di Gruppo (vedi volantino
“La partenza di S3: un disastro!”), che impattano in modo particolare sulla nostra dimensione di banca specializzata costituita ex novo per le imprese.
Una delle questioni più evidenti riguarda
la generale grave carenza di organici, più vistosa nella rete, sia per il mancato completamento del perimetro del Personale (ritardi nel reperimento dei cassieri nelle filiali di tipo A, incertezze decisionali nella previsione di addetti ai supporti amministrativi di back-office, ecc.) ma anche per reali necessità nell’ambito dei centri estero, degli addetti estero, nonché dei gestori di relazione e degli assistenti corporate.
Quest’insufficienza quantitativa degli organici acuisce i già gravi problemi organizzativi tuttora presenti, costringendo spesso i Lavoratori e le Lavoratrici a ritmi ed orari di lavoro impossibili che superano i limiti contrattuali e di legge e impattano negativamente sulle loro complessive condizioni di vita.
In questo delicato contesto, sono ancor più inaccettabili le esasperanti pressioni su obiettivi commerciali di breve termine troppo spesso calati senza tener conto delle effettive esigenze della clientela e delle reali condizioni in cui le Colleghe e i Colleghi si trovano a dover operare; quegli stessi Colleghi/ghe che devono farsi carico personalmente del malcontento che la riorganizzazione legata ad S3 sta producendo a tutti i livelli, specie nei rapporti con la clientela.

Pertanto ci aspettiamo dalla Direzione un segnale di forte inversione di tendenza rispetto a come sono state finora affrontate le criticità in queste prime settimane di vita autonoma della banca!
In particolare, riteniamo necessario che s’intervenga con urgenza sugli organici e sui seguenti aspetti:

definizione ed articolazione del modello organizzativo periferico che la banca intende adottare;
risoluzione dei numerosi problemi di carattere logistico e di inadeguatezze nelle attrezzature che ancora permangono in parecchie filiali;
attivazione immediata dei corsi per soddisfare i bisogni formativi presenti in gran parte delle figure professionali della rete, perfino a livello di omogeneizzazione delle conoscenze lavorative;
superamento delle incertezze sulla complessiva operatività estero;
verifica e predisposizione dei necessari interventi procedurali, organizzativi e di relazione interaziendale nell’ambito dell’operatività cross.

Questo diverso approccio di contenuto che ci attendiamo rispetto alla risoluzione delle questioni si dovrà accompagnare con una maggior attenzione al clima aziendale interno che faccia perno su più equilibrati ed umani stili di direzione e comunicazione, da realizzare in modo inclusivo, giorno per giorno, e non estemporaneamente con grandi raduni nazionali dove, al di là di far passare degli slogan aziendali, le possibilità di reale comunicazione risultano pressoché inesistenti.

LE SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

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